Il Paradosso dell’Area Marina Protetta: Spazzatura e Ironia a Acitrezza

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Il Paradosso dell’Area Marina Protetta: Spazzatura e Ironia a Acitrezza

In una scena che sembra tratta da un’opera di teatro dell’assurdo, l’area marina protetta di Acitrezza, con il suo paesaggio marino mozzafiato, è stata trasformata in un inatteso deposito di rifiuti. Una fotografia scattata questa mattina, alle 10:30, mette in evidenza ciò che sembra essere un paradosso: sacchetti di spazzatura ammassati vicino a un cartellone dell’area marina protetta, a pochi passi dalla Riserva Naturale.

L’immagine mostra chiaramente una sbarra arrugginita, probabilmente un residuo di tempi passati quando il famigerato “Vaporetto Polifemo” solcava le acque locali. L’uso sporadico di questa sbarra non fa che aggiungere un tocco di mistero a questo luogo, ora preso d’assalto dai rifiuti. Proprio sotto il cartellone che dovrebbe promuovere la conservazione della bellezza naturale, la scena diventa surreale con sacchetti di spazzatura e addirittura uno spazzino che parla con una signora davanti a questa “installazione artistica involontaria”.

Ma l’ironia non si ferma qui. L’odore di nauseabondo proveniente da uno scarico abusivo contribuisce a completare questa situazione fuori dall’ordinario. Gli operatori dei pontili galleggianti all’interno della riserva naturale sembrano, paradossalmente, documentare questa puzza sgradevole sui social media, aggiungendo così un nuovo livello di stranezza a una situazione già bizzarra.

Le auto parcheggiate dopo la sbarra arrugginita completano il quadro. Sembrano godere di un’immunità dalle multe, poiché la presenza di personale della Capitaneria di Porto sembra essere diventata un evento raro, tanto quanto avvistare il “Vaporetto Polifemo” stesso. L’assenza di fanali che segnalano il porto aggiunge un’aria di mistero: è un porto o un’insenatura? La confusione sembra essere stata ulteriormente alimentata dalla dichiarazione della società armatrice del “Vaporetto Polifemo”, secondo cui l’entrata e l’uscita dal porto erano soggette a un pagamento tramite bollettino postale, un segreto custodito gelosamente dalle altre imbarcazioni.

In questo contesto, sorge la domanda: quale sarà il prossimo atto di questo strano spettacolo marittimo? Mentre il “Vaporetto Polifemo” riposa nel passato e l’area marina protetta lutta per riguadagnare la sua autentica bellezza, è tempo che la Guardia Costiera e l’amministrazione comunale si uniscano per mettere in atto un finale degno di una commedia. Potrebbe essere il momento giusto per rinnovare l’attenzione su questo luogo incantevole, assicurandosi che la sua vera essenza non venga oscurata da spazzatura e assurdità.

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