BENZINA e RINCARI: “UN PIENO DI FURBETTI”. La Federazione Armatori Siciliani rinnova la denuncia presentata a marzo del 2022 contro il business del commercio dei carburanti in Italia

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BENZINA e RINCARI: “UN PIENO DI FURBETTI”. La Federazione Armatori Siciliani rinnova la denuncia presentata a marzo del 2022 contro il business del commercio dei carburanti in Italia

Sarebbe troppo facile individuare quali responsabili di  “tutti i mali” i distributori presenti su strade e autostrada del territorio italiano, visto che ad esempio,  nei luoghi dove possibile, i cittadini si recano oltre frontiera per fare il pieno, danneggiando i piccoli benzinai locali.

Le responsabilità a parere di parte  dell’  “opinione pubblica”  sono ben altre e, fin troppo protette.

La Federazione Armatori Siciliani (associazione costituita con atto pubblico in data 15-07-1991), ha presentato una denuncia presso la PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA tramite i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Direzione Marittima di Palermo e Catania al fine di accertare eventuali responsabilità penali di riferimento agli aumenti sproporzionati che “ultimamente” stanno riguardato tutti i prezzi dei beni di consumo, fatto conseguente, presumibilmente legato all’aumento alla pompa del costo dei carburanti, ingiustificato, visto e considerato che, il  prodotto petrolifero risulterebbe esserci in quantità “incalcolabile”  (sia per quanto riguarda la produzione che, la distribuzione a tutti i livelli),  e, visto che le aziende che trattano l’acquisto e la vendita dei prodotti petroliferi  da distribuire in territorio nazionale, avevano già grandi scorte depositate nei serbatoi ancora prima dei fatti che riguarderebbero, ad esempio  la guerra in Ukraina  e/o  altri fattori “scatenanti”  e/o  di impedimento alla produzione, alla distribuzione, alla commercializzazione, considerato che, così come appreso da notizie stampa “sembrerebbe” esserci la volontà di chiarire eventuali anomalie, truffe, business, comitati d’affari a livello nazionale, europeo e/o extra europeo, con il presente  atto formalizza denuncia querela nei confronti dei responsabili di danno aggravato e continuato alle Imprese e conseguentemente danno ai cittadini utenti consumatori.

La F.A.S. chiede all’Autorità Giudiziaria di accertare in primo luogo se esistono responsabilità  e/o speculazioni politiche in grado di poter  danneggiare l’economia dei cittadini utenti consumatori e delle Imprese.

La Federazione Armatori chiede anche che vengano acquisiti altri atti del fascicolo/i aperti contenenti  la notizia di reato tutto ciò che riguarda il tracciamento degli acquisti dei carburanti per il mercato  Italiano  e relativa distribuzione, nonché, acquisire agli atti tutto ciò che riguarda i presunti  “speculatori”  i quali godrebbero di vantaggi conseguenti all’aumento sproporzionato del prezzo alla pompa di Diesel e Benzina, senza un vero giustificato motivo derivante dalla carenza del prodotto e/o impedimenti alla produzione, distribuzione e commercializzazione.

Il comparto pesca è in grave stato di crisi a seguito del caro gasolio, molti pescherecci sono già fermi in porto e molti altri presto lo saranno, di questo passo, molto presto.

La marineria di Mazara del Vallo in questi giorni, come appreso da notizie stampa diffuse da tutti i TG regionali e nazionali si è fermata a seguito costi insostenibili del gasolio agevolato per la pesca nonostante sembrerebbero abbassarsi i prezzi del petrolio al barile (così come appreso da notizie stampa), altre marinerie siciliane in questi giorni potrebbero seguire i “colleghi di Mazara” con ulteriori manifestazioni pacifiche di sciopero.

Si rischia il fallimento di numerose piccole e medie imprese del settore pesca e relativa perdita di migliaia di posti di lavoro, sia in Sicilia che nel resto d’Italia.

Già la scrivente associazione aveva depositato lo stesso esposto in data 15-03-2022, ma ad oggi senza alcun riscontro e/o comunicazione di archiviazione.

In questi giorni, sembrerebbero essere stati attivati dei controlli e verifiche da parte del Governo e dell’Autorità Giudiziaria al fine di accertare eventuali anomalie, speculazioni e/o quant’altro possibile riscontrare a seguito di indagini accurate.

Il Presidente della F.A.S. rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria per qualunque chiarimento e/o integrazione riguardante la comunicazione di notizia di reato e contestuale richiesta di accertamento dei fatti presso gli importatori e distributori dei carburanti destinati al comparto Pesca e, inoltre rimane in attesa di essere informato ai sensi dell’art. 408 c.p.p. nel caso di eventuali proposte di archiviazione da parte dei vari Pubblici Ministeri affidatari dei fascicoli.

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