Assegnazioni provvisorie e GPS: a Palermo e a Catania ne fanno le spese solo i docenti, costretti ad un agosto infernale e bullizzati dal ministero

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Assegnazioni provvisorie e GPS: a Palermo e a Catania ne fanno le spese solo i docenti, costretti ad un agosto infernale e bullizzati dal ministero

Dopo alcuni anni in cui con le assegnazioni provvisorie tantissimi docenti esiliati erano riusciti a tornare nella propria terra, quest’anno registriamo un’inversione di tendenza, con decine di docenti che non hanno ricevuto l’assegnazione provvisoria. I tempi strettissimi imposti dal Ministero hanno inciso negativamente sul processo di reperimento posti da parte del provveditorato, l’assenza di un direttore regionale all’USR Sicilia ha determinato una contrazione fortissima dei posti in deroga sul sostegno con la conseguenza di impedire l’assegnazione provvisoria ai docenti senza titolo.
Cosa dire poi del caos gps, con un sistema di gestione delle graduatorie da parte delle scuole Polo che è risultato fallimentare, con gli assistenti amministrativi delle scuole caricati di funzioni non loro e senza alcuna formazione, costretti a gestire migliaia di domande in pochi mesi ed ora impossibilitati ad evadere centinaia di ricorsi. Ancora una volta il Miur affronta i i tagli agli organici dei provveditorati caricando le scuole, ma senza prevedere un apposito capitolo di spesa che consenta l’aumento degli assistenti amministrativi.
Vogliamo anche parlare di Cgil, Cisl e Uil, che firmano contratti sulle assegnazioni provvisorie che favoriscono il sistema dei docenti esiliati e che con il loro mutismo hanno permesso il sistema delle gps e la procedura informatizzata di scelta sedi.
Pretendiamo che l’USR Sicilia individui celermente soluzioni per l’aumento dei posti di sostegno in deroga, garantendo un incremento che dia risposte vere alle richieste delle famiglie degli alunni disabili e permetta l’utilizzo di tutti i docenti specializzati e dei docenti senza titolo con esperienza pluriennale.
Chiediamo agli USP di Palermo e Catania di attivare una procedura di correzione delle gps più efficace, sottraendo la gestione dei ricorsi alle scuole Polo, garantendo graduatorie corrispondenti alla realtà dei titoli e dei servizi posseduti dal personale docente. Le gps devono essere verificate direttamente dai provveditorati, chiediamo l’attivazione di sportelli dedicati con orari di ricevimento che consentano ai precari di correggere subito gli errori. Non possiamo arrivare alla procedura di assegnazione delle sedi con graduatorie falsate da errori clamorosi.
L’estate è diventata per i docenti della scuola pubblica statale un vero inferno che unisce personale di ruolo e precari, bullizzati da un ministero incapace che taglia gli organici dei provveditorati, carica le scuole di funzioni non loro, costringe i docenti a mesi di ansia e paure, impone tempi strettissimi che hanno la conseguenza di far perdere centinaia di posti.

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