Teatro Massimo Bellini: Presentato il Cartellone di Opere e Balletti 2022-23 e reso noto con largo anticipo anche quello del 2024

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Teatro Massimo Bellini: Presentato il Cartellone di Opere e Balletti 2022-23 e reso noto con largo anticipo anche quello del 2024

Il Teatro Massimo Bellini ha annunciato il Cartellone di Opere e Balletti 2022-23 ed ha reso noto con largo anticipo anche quello del 2024, allo scopo di procurare competitività all’offerta musicale: in campo internazionale chi si muove dall’estero per andare a vedere uno spettacolo ha bisogno di conoscere per tempo date e titoli, interpreti e direttori, registi e allestimenti.

Ecco di seguito il prossimo Cartellone che comprende cinque titoli operistici e due balletti.

OPERE E BALLETTI 2022-23

La Stagione s’inaugura con La bohème di Giacomo Puccini, con Valeria Sepe (Mimì), Jessica Nuccio (Musetta), Giorgio Berrugi (Rodolfo). Sul podio Fabrizio Maria Carminati. L’allestimento del Teatro Massimo di Palermo porta la regia di Mario Pontiggia, con le scene di Antonella Conte e i costumi di Francesco Zito (dal 26 novembre al 4 dicembre 2022).

Nuovo allestimento per Le nozze di Figaro che vedranno sul palco Desirée Rancatore (Contessa d’Almaviva), Luca Bruno (Conte d’Almaviva), Gabriele Sagona (Figaro), Cristin Arsenova (Susanna). Dirige Beatrice Venezi, la regia è di Michele Mirabella che si avvale delle scene e i costumi di Cappellini/Licheri (dal 25 febbraio al 5 marzo 2023).
Il capolavoro mozartiano sarà inoltre al centro del progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Gli studenti assisteranno a spettacoli diurni, concepiti per una versione ridotta ai numeri musicali più famosi, uniti da un raccordo narrativo, con Giulio Plotino direttore e Gino Astorina voce recitante (dall’1 al 4 marzo).

Altro nuovo allestimento è quello per Adriana Lecouvreur‌ di Francesco Cilea, con Rebeka Lokar (nel ruolo del titolo), Anastasia Boldyreva (Principessa di Bouillon), Devid Cecconi (Michonnet). Dirige Fabrizio Maria Carminati, regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, scene di Leila Fteita e costumi di Nicoletta Ciccolini (dal 25 marzo al 2 aprile).

Dopo oltre quarant’anni sul palcoscenico del TMB ritorna l’opéra-comique di Gaetano Donizetti La fille du régiment, con Giuliana Gianfaldoni (Marie), Francesco Demuro in staffetta con Valerio Borgioni (Tonio), Luca Galli (Sulpice), Madelyn Renée (Marquise). Dirige Giuliano Carella. L’allestimento del Teatro Massimo di Palermo ripropone la storica regia di Franco Zeffirelli, ripresa da Marco Gandini (dal 20 al 28 ottobre).

Memorabile è del pari la regia curata da Henning Brockhaus per La traviata verdiana allestita dal Macerata Opera Festival, con le scene di Josef Svoboda e i costumi di Giancarlo Colis. Nei ruoli principali Daniela Schillaci che si alterna con Lana Kos (Violetta), Stefan Pop (Alfredo), Franco Vassallo (Germont). Sul podio José Cura (dall’1 al 10 dicembre).

Completano il cartellone 2022-23 due capisaldi della danza classica: Lo Schiaccianoci musicato da Čajkovskij nella rilettura coreografica del Balletto di Milano (dal 17 al 22 dicembre), e Giselle – partitura di Adam e coreografie di Coralli, Perrot, Petipa – presentato dal. Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest, con la partecipazione dei solisti del Corpo di ballo rumeno (dal 9 al 14 maggio).

STAGIONE DI OPERE E BALLETTI 2024

Apre ancora Puccini con Turandot e Heckehard Stier direttore. Nelle prime parti Rebeka Lokar (nel title role), Angelo Villari (Calaf), Daniela Schillaci (Liù). Regia di Alfonso Signorini e scene di Leila Fteita per l’allestimento coprodotto dal Festival Pucciniano di Torre del Lago e dal Teatro Nazionale Georgiano di Tbilisi.(dal 12 al 20 gennaio 2024).

Omaggio alla letteratura siciliana con i due melodrammi posti in musica da Marco Tutino: La Lupa, dalla novella di Giovanni Verga, su libretto di Giuseppe Di Leva, e Il berretto a sonagli, tratto dalla commedia di Luigi Pirandello, su libretto scritto a quattro mani da Gabriele Lavia e dal compositore. Quest’ultimo titolo rappresenta una nuova commissione del Teatro Massimo Bellini, proposta in prima esecuzione assoluta. Dirige Fabrizio Maria Carminati, per la regia di Gabriele Lavia. Scene di Alessandro Camera e costumi di Mariana Fracasso. Nel cast il baritono Luca Micheletti (dal 9 al 17 marzo).

Torna dopo diverse stagioni Lucia di Lammermoor. Nel cast vocale Maria Grazia Schiavo (nel ruolo dell’infelice eroina) e Simone Piazzola (Enrico Asthon). Stefano Ranzani dirige la partitura donizettiana e Giandomenico Vaccari cura la regia, scene di Alfredo Troisi. L’allestimento è una coproduzione del Teatro Giuseppe Verdi di Salerno e della Fondazione Arena di Verona (dal 26 aprile al 4 maggio).

Il Bellini ripropone il proprio allestimento del Rigoletto‌ verdiano con la regia di Leo Nucci, Jordi Bernàcer direttore e Amartuvshin Enkhbat nei panni del gobbo. Scene di Carlo Centolavigna e costumi di Artemio Cabassi (dal 26 ottobre al 3 novembre).

Fabrizio Maria Carminati, a suo agio sia nel repertorio belcantistico che in quello della “giovane scuola”, dirige La Gioconda‌‌ di Amilcare Ponchielli, interpretata da Rebeka Lokar (nel personaggio eponimo), Angelo Villari (Enzo Grimaldo), Luca Micheletti (Barnaba). Filippo Tonon è il regista di questa coproduzione che vede insieme i Teatri Lombardi dell’As.Li.Co, il Teatro di Maribor e il Teatro Filarmonico di Verona (dal 14 al 22 ottobre).

Gli appuntamenti con Tersicore parlano linguaggi coreografici diversi, classico e contemporaneo. Titolo esemplare del balletto accademico, Il lago dei cigni di Čajkovskij viene riproposto nella coreografia di Aleksej Fadeecev, a sua volta mutuata dall’originale di Petipa e Ivanov. Corpo di ballo e solisti sono del Teatro Nazionale Georgiano di Tbilisi (dal 24 al 28 gennaio 2024).

Roberto Zappalà, coreografo e regista di levatura internazionale nel campo della danza contemporanea presenta una novità assoluta, il Trittico Debussy-Ravel-Stravinskij. La Compagnia Zappalà Danza si esprime qui su pagine celeberrime: Après-midi d’un faune, Boléro, Le sacre du printemps (dall’8 al 13 ottobre 2024).

Il TMB ha anche annunciato che l’Otello verdiano sarà la prima opera ad essere rappresentata nel 2025. Dal 21 al 29 gennaio, come inaugurazione della Stagione di Opere e Balletti 2025, andrà in scena una coproduzione che l’ente lirico etneo ha realizzato con il Teatro di Zagabria e jl Teatro la Coruña.. La bacchetta è di Fabrizio Maria Carminati, la regia di Giancarlo Del Monaco. Nelle parti principali: Gaston Rivero (Otello), Lana Kos ed Elena Mosuc (Desdemona), Franco Vassallo (Jago), (dal 21 al 29 gennaio 2025).

Il TMB ha anche presentato in conferenza stampa la Stagione Concertistica 2022-23, che comprende 12 concerti sinfonici e 6 recital

STAGIONE DI CONCERTI 2022-23

Il concerto sinfonico inaugurale è dedicato ad Hector Berlioz ed è diretto da Vitali Alekseenok. In locandina l’ouverture di Benvenuto Cellini e la Sinfonia fantastica (11e12 novembre 2022).

Per il ciclo “Il teatro musicale in concerto” verranno eseguite due opere: La prima è La bohème di Ruggero Leoncavallo, un’occasione per ascoltare dal vivo una partitura meno frequentata dell’omonima pucciniana, da cui si differenzia anche sul piano narrativo, peraltro più fedele alla fonte letteraria di Murger. La vicenda delle due giovani coppie rivivrà attraverso le voci di Selene Zanetti (Mimì), Samuele Simoncini (Marcello), Elena Belfiore (Musette), Francesco Vultaggio (Rodolfo). La direzione è di Fabrizio Maria Carminati (11/13 dicembre).

La seconda opera in forma di concerto e frutto di una commissione del Teatro Bellini, intenzionato a ricordare il magistrato ragazzino, barbaramente assassinato dalla mafia è Sub Tutela Dei. Per il giudice Livatino, un dramma lirico in un atto, musica di Matteo Musumeci, testi di Vincenzo Vitale. Sul podio Aldo Sisillo. Cantano Francesca Dotto soprano, Anastasia Boldyreva mezzosoprano, Scotto Di Luzio tenore, Franco Vassallo baritono, Gaetano Aronica voce recitante (20/21 gennaio)

Due anche gli appuntamenti con “Il sacro in concerto”. Il primo e con la Messa da Requiem per soli, coro e orchestra di Giuseppe Verdi, che viene eseguita in memoria del maestro Gianluigi Gelmetti, a lungo direttore principale del Teatro Massimo Bellini. Solisti vocali Leyla Martinucci soprano, Ketevan Kemoklidze mezzosoprano, Samuele Simoncini tenore, George Andguladze basso, Eckehard Stier direttore (13/14 gennaio 2023).

Il secondo è con Georg Friedrich Händel e il suo Messiah, oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra, con Matteo Falcier tenore, Elisa Verzier soprano, Ilaria Ribezzi mezzosoprano, Cristian Senn baritono, Markus Bosch direttore (7/8 aprile).

A Johannes Brahms è dedicato la soirée musicale che accosta il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra op. 15 e la Sinfonia n. 4 in mi minore per orchestra op. 98. Con Ilia Kim pianoforte solista e Mārtiņö Ozoliņö direttore (27/28 gennaio).

Su Ottorino Respighi è il focus del concerto diretto da Fabrizio Maria Carminati che prevede Vetrate di chiesa, Impressioni brasiliane, I pini di Roma (15/16 aprile).

Tra i dedicatari non poteva mancare Ludwig van Beethoven con jl Triplo concerto in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello, op. 56 (Alberto Ferro pianoforte, Vito Imperato violino, Andrea Waccher violoncello) e la Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92; Alvise Casellati direttore (21/22 aprile).

In programma anche un Concerto sinfonico di musica popolare, con Luciano Maria Serra direttore e arrangiatore e i solisti Mario Venuti, Rita Botto, Alfio Antico, I Lautari, Mario Incudine, Cesare Basile, Eleonora Bordonaro (10/11 marzo).

Più variegati i quattro concerti sinfonici finali. Lukas Foss con Elegia per Anna Frank e Dmitrievič Šostakovič con la Sinfonia n. 7 in do maggiore “Leningrado”, op. 60 sono i protagonisti del concerto sinfonico diretto da Eckehard Stier (29/30 aprile).

Un trittico di compositori, Claude Debussy (La mer, tre schizzi sinfonici per orchestra, L 111), Joe Schittino (Dalle 10.35 alle 10.50 sur la mer, in prima esecuzione assoluta) e Modest Musorgskij (Quadri di un’esposizione orchestrazione di Maurice Ravel), compone il programma diretto da Antonino Fogliani direttore (19/20 maggio).

Un’altra triade, affidata alla direzione di Jordi Bernàcer, da vita al programma più variegato: Aleksandr Borodin con il poema sinfonico Nelle steppe dell’Asia Centrale, Le danze polovesiane da Il principe Igor; ancora Musorgskij con Una notte sul Monte Calvo, infine Leonard Bernstein con Chichester psalms e la suite da West Side Story (26/27 maggio).

Ancora un terzetto di compositori per il Concerto sinfonico di chiusura: Sergej Rachmaninov con il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra, Manuel de Falla con Sombrero des tres picos – suites n.1 e n. 2, Maurice Ravel con Boléro. Al pianoforte Dmitry Shishkin, Pablo Mielgo direttore (9/10 giugno).

I Recital

prevedono le performance di Anne Ducros e la HJO Jazz Orchestra (15 gennaio), del pianista Alexander Gajiev (29 gennaio), Le stagioni di Vivaldi e Piazzolla con Marco Serino direttore e violino solista (7 febbraio), il duo Uto Ughi violino e Francesco Nicolosi pianoforte (28 maggio), La grande Opera in Jazz con Danilo Rea al pianoforte (4 giugno). Tra musica e prosa si colloca La traviata sono io di Filippo Arriva, con Alessio Boni voce recitante; le musiche originali per due pianoforti di Marco Salvio, dall’opera omonima di Giuseppe Verdi, (21 maggio).

Concerti straordinari fuori abbonamento

Di rilievo sono altresì i concerti straordinari fuori abbonamento, a partire da Colapesce, opera da camera musicata da Matteo Musumeci su testo di Ezio Donato, che cura anche la regia. Lo spettacolo, riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado, è realizzato in collaborazione con il Teatro della Città (2/5 novembre 2022 | 28/30 marzo 2023).

L’immancabile Concerto di Capodanno sarà diretto da Eckehard Stier, un tripudio di valzer e polke in connubio con pagine tra le più belle del melodramma europeo.

Una consuetudine virtuosa caratterizza gli altri tre eventi in programma. Così è per il Concerto in onore della Patrona, che quest’anno propone Istoria di Sant’Agata, liberamente tratta dal dramma in versi di Antonio d’Oliveri (1475), musica di Giovanni Sollima e testo di Filippo Arriva, direttore Salvatore Percacciolo. In collaborazione con il Teatro Stabile di Catania (2 febbraio).

Lo stesso vale per Concerto per la Repubblica che -accende lo spirito patriottico attraverso le Musiche degli “Italiani” Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Mascagni, Puccini. Una chicca è la prima esecuzione assoluta di Dioniso in Sicilia, cantata per coro e orchestra di Giovanni Ferrauto, dirige Claudia Patanè (1 giugno).

Ai più nobili ideali storici e civici si ispira pure la Celebrazione del 2752⁰ anno della fondazione della città di Catania, un altro tributo in musica che sancisce, non solo metaforicamente, la simbiosi tra il capoluogo etneo e il suo Teatro (30 settembre).

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