La storica Fiera di Catania deserta a causa di mancanza di soldi o per causa paura CORONAVIRUS ?

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La storica Fiera di Catania deserta a causa di mancanza di soldi o per causa paura CORONAVIRUS ?

Un viaggio nei mercati deserti di Catania e provincia tra paure e tentativi di sdrammatizzare il virus.

Catania da sempre riconosciuta come città dinamica, operativa e commerciale, ma ora purtroppo al momento la paura e gli attacchi di panico stanno di fatto riducendo le presenze anche nella storica Fiera del centro storico etneo.

Bisogna intervenire con urgenza, altrimenti molte piccole ditte individuali rischiano di cadere e non rialzarsi più, fallire senza accorgersene da un giorno all’altro, e visto che non ci sono misure che mirato ad individuare azioni di aiuto,, un comitato di operatori ha scritto una lettera all’Associazione dei Consumatori d’Italia CONSITALIA.

Nella missiva viene evidenziato il pericolo di perdita dei numerosi posti di lavoro, visto che gli incassi si sono ridotti in molti casi anche del 90%, quindi si affaccia  il potenziale  pericolo di collasso del vecchio mercato storico della città.

I lavoratori sono convinti che la diffusione della paura potrebbe fare più morti dell’influenza da qualunque tipo o nome di virus e, per questo, comunicano che come segno di protesta, vista la mancanza di interventi in loro sostegno, spegneranno le TV o eviteranno di ascoltare i numerosi telegiornali che ogni ora continuano a diffondere notizie che non incoraggiano.

Il Presidente Regionale dell’Associazione dei Consumatori CONSITALIA  sentiti i titolari delle piccole e medie imprese che da anni lavorano alla Fiera ha comunicato la propria disponibilità e, come prima mossa chiederà un incontro con il Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est,  con il Sindaco del Comune di Catania, e con l’assessore comunale alle attività produttive, ed inoltre valuterà tutte le azioni da adottare a tutela dei cittadini utenti consumatori, delle imprese e dei lavoratori.

Bisogna superare tutte le paure – dicono i lavoratori –  e, se lo STATO ci chiede di chiudere per 15 giorni o anche un mese, per reali ulteriori pericoli alla salute dei cittadini, o per ulteriori azioni preventive, noi chiudiamo –  ha dichiarato il  “Comitato Aiuti per le Ditte della Fiera”   –  l’importante che ci pagano  “la giornata”  (visto che qui nessuno ha stipendio fisso e, quindi si vive del lavoro quotidiano).

CONSITALIA valuterà se chiedere la dichiarazione dello “stato di calamità”  visto che si parla a tutte le ore di “emergenza coronavirus” ..

Per qualunque ulteriore segnalazione scrivere a assoconsitaliasicilia@gmail.com

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