UN NATALE SPECIALE PER I BAMBINI DEL POLICLINICO

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UN NATALE SPECIALE PER I BAMBINI DEL POLICLINICO

di Carmelo Santangelo
La presidente dell’Associazione Beata Maria Cristina di Savoia, Milena Calabrò, con tutto l’equipe degli associati si è intrattenuta con i bambini ricoverati al reparto pediatrico del Policlinico di via Santa Sofia di Catania. Un momento di festa per tutti: medici e infermiere, genitori e bambini.
È stato davvero un incontro speciale con i piccoli ricoverati che hanno ricevuto doni (giocattoli e rinfreschi). I soci dell’associazione si sono improvvisati Babbo Natale giocando con loro a caccia al tesoro, prestigiatori, giocolieri. La presidente ha poi, sostituendosi alle mamme, ha distribuito ai bambini i giocattoli che i soci avevano portato in dono ai bambini, ed ha messo a loro disposizione un buffè di dolcini di vario genere.
Una tradizione ed una gioia che si rinnova per chi dona e per chi riceve, ormai da anni accolta al reparto con grande entusiasmo. Chi entra, in queste circostanze, nei reparti ospedalieri, specialmente in pediatria, sembra tutto normale, perché il bambino piange se ha dolore o se ha fame, ma non pensa al futuro, il suo mondo è il gioco, un giocattolo per lui è una vera gioia, L’immaginazione e il gioco li spingono a rafforzare le loro capacità di ragionamento, affrontare situazioni ipotetiche, imparare a risolvere problemi e sviluppare abilità sociali, come l’empatia e il rispetto per i sentimenti altrui. Credere in Babbo Natale, inoltre, alimenta sentimenti di compartecipazione, condivisione e gioia, tutto ciò è importante, esprimere sentimenti di gentilezza, compassione e generosità durante la crescita del bambino, e, aggiungerei che credere in Babbo Natale aiuta i bambini nel loro percorso di guarigione e di crescita ed a sviluppare la creatività, usare l’immaginazione e trovare sicurezza e autostima. Lo credo anch’io, che quello che abbiamo ricevuto da piccoli lo restituiamo da grandi.
I medici di turno e le infermiere hanno apprezzato il gesto perché, secondo loro, è il gioco ed il regalino che ci avvicina ai bambini, in contrapposizione alla figura del camice bianco che fa soltanto le punture.

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