Concerto sinfonico al TMB con al flauto Giovanni Roselli e Salvatore Vella

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Concerto sinfonico al TMB con al flauto Giovanni Roselli e Salvatore Vella

Chi pensa di fare qualsiasi mossa a sfavore del Teatro Massimo Bellini va contro la cultura italiana e internazionale. Basti considerare l’altissima qualità dell’ultimo concerto, in replica stasera, per dimostrare che il TMB ha adempiuto ai suoi compiti fondamentali: dare spazio alle prime esecuzioni, anche di musica contemporanea; riproporre con direttori di talento il grande repertorio sinfonico; consentire ai propri orchestrali di avere il palcoscenico tutto per loro, in veste di solisti.

Il concerto ha avuto avvio con “Persistenza di memoria”, una partitura di Giovanni Ferrauto, che a Catania è docente di Composizione all’Istituto superiore di studi Musicali e direttore della Camerata polifonica Siciliana. Con linguaggio semplice, descrittivo, quasi da colonna sonora, il maestro Ferrauto, presente in sala (applaudito) con “Il giardino di pietra” e “La menade iblea”, ha espresso il suo mondo interiore attraverso temi che echeggiano alla Sagra della Primavera di Stravinsky.

Sul podio un direttore giovane anagraficamente, ma di gran talento: Salvatore Percacciolo. Ben noto al pubblico etneo, accolto in scena da applausi calorosi, con la sua conduzione ha dato prova di eleganza, grazia, bellezza. Quella stessa bellezza che lo guida sempre: “Sono alla ricerca del bello. Tutto il resto è attesa”, afferma e dà leggerezza alla Sinfonia n. 1 op. 68 di Johannes Brahms senza però immergere la partitura nelle profondità del tragico e del drammatico che pure sostanziano questo capolavoro di timbro beethoveniano, contrassegnato da quasi venti anni di gestazione ed eseguito per la prima volta nel 1876.

La serata musicale ha raggiunto lo splendore con l’ammirevole esibizione di Giovanni Roselli e Salvatore Vella, ambedue primo flauto del TMB. Virtuosi dello strumento, sono riusciti ad incantare i loro stessi colleghi orchestrali rendendo ancor più bello il raro Concerto in re minore per due flauti e orchestra composto da Albert Franz Doppler, forse il più significativo autore di musica per flauto dell’Ottocento austriaco.
Albert Franz (1821-1883) usava esibirsi con suo fratello Karl Doppler (1825-1900) in applauditi concerti a Vienna e in altre città dell’ Impero asburgico. Ma anche in Italia, nel Piemonte antiaustriaco, la musica per flauto era composta da due fratelli – Luigi e Felice Hugues – che si esibivano con Costantino Nigra, rimasto poi noto più come sommo statista che come flautista. Altri tempi… tempi in cui i politici mettevano la musica e la cultura in cima ai loro interessi.

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