Sea Watch, e la cronaca annunciata della sconfitta dei valori umani

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Sea Watch, e la cronaca annunciata della sconfitta dei valori umani

L’Italia è un paese di minoranze e dunque di ghetti; è un paese in cui bisogna darsi etichette per farsi riconoscere: l’omosessuale, il cristiano, l’ortodosso, il quattrozampe, il bipede, il bianco, il nero ed i colori intercorrenti. Si tratta di parti di un unico organismo, ma bisogna che se ne parli separatamente. E già si tratta a mio avviso di un primo, gigantesto errore linguistico. La Terra è popolata di animali che hanno organizzato ciascuno il proprio habitat. A seguire, soltanto una mera scelta di dove e come. Nient’altro.

Invece, “quella è una femmina, quello è frocio, quello è nero, quello è mussulmano, quello è cristiano“: classificazioni non necessarie e precisate solo allo scopo di offendere, denigrare, vessare e determinare odio ed intolleranza, trascurando l’Uomo che ci sta in mezzo. L’Italia è un Paese ormai senza valori; i pochi sopravvissuti che ancora ne posseggono stanno raschiano il fondo del barile: l’assenza di grazia, bellezza, cultura ed educazione è trasversale e prende soprattutto gli organi di diffusione mediatica e sociale. Certi personaggi della televisione, certi politici assurgono subito al ruolo di profeti perché la gente svuotata di ideali e di sapere va alla disperata ricerca di un appiglio e si appiglia a chiunque e qualsiasi cosa. Non dico follie: disponiamo di innumerevoli esempi.

In questo coacervo di ignobili sentimenti, vengono cresciute nuove coscienze, privandole immeditamente di modelli e confronti, di radici e di conoscenza. Non si fa più l’amore, ma sesso; non si passeggia più col cane e la famiglia, ma si corre sul tapis roulant; non si legge più ma si ascolta l’opinione altrui, traducendola in postulato. Ergo: una moltitudine competitiva ed inviperita, in costante ansia da prestazione. E le farmacie ringraziano.

Può fare meraviglia l’elezione e l’operato di un governo che usa i salotti della TV ed i social per far sapere cosa fa e cosa pensa, adoperando toni bruschi e parolacce? Un premier che diserta  gli incontri della commissione migranti al Parlamento europeo, ma che continua a tuonare dai social facendo una bassa e vigliacca propaganda demagogica sui poveri Italiani che vengono prima con i loro bisogni!? Cosa si sta facendo per non vedere partire i nostri figli? Per aiutare i piccoli commercianti affinché l’economia riparta davvero? Per evitare che un anziano rubi due confezioni di affettati per riuscire a mangiare perché la sua scarsa pensione lo priva della dignità? Certo: si stanno adoperando tutte le misure per fare in modo che né gli uni e nè gli altri vadano a svernare altrove con pensioni e fabbriche per sopravvivere e non chiudere. Quindi detassazioni favorevoli per i pensionati che, ad esempio, si sono trasferiti in Portogallo, e per i titolari di aziende che hanno portato la sede all’estero. A me sembra tanto la favola di Hansel e Grethel quando la vecchina attira con la casa di pan di zucchero i bambini!

Il problema più feroce è che siamo arrivati all’assurdo perchè il sole con un dito oggi si riesce a coprire e nessuno si accorge di restare inevitabilmente accecato dall’ira altrui. Si chiama spostare l’attenzione su altro: capro espiatorio, che fa pandant con le inziative del nuovo presidente degli Stati Uniti, è il migrante, nero, sporco, cattivo e per di più portatore di malattie. Malattie!? Sino ad ora, io ho assistito esattamente al contrario (e parlo per esperienza), ovvero vedere morire poveri giovani per infezioni che hanno aggredito organi vitali e contro le quali non hanno saputo scatenare adeguate difese immunitarie. Il dott. Pietro Bartolo che afferma l’infondatezza di certe paure, certamente fa più testo di me, avendo per trent’anni soccorso, assistito e curato migliaia di migranti sbarcati a Lampedusa nelle condizioni più miserrime.

In un tale clima, ci stupiamo della nascita di continue leggende metropolitane, dell’assenza di un progetto di aiuto? Con la Libia non si possono formulare accordi; la Libia se ne infischia bellamente, avendo maggiormente a cuore appoggi politici ed economici di potere e certamente li riceve da Stati che stanno con due piedi in due diverse staffe, appoggiando sia il Generale Khalifa Hafta che il governo di Tripoli rappresentato da Al Serraj.  Craxi (Premier dal 1983 all’87) al Convegno “L’Europa ed il Maghreb”, nel 1987 aveva invitato tutti i Paesi europei a ragionare sulla necessità di intervenire sulla costa sud del Mediterraneo provvedendo “ad accendere le luci” in quel paese, piuttosto che lasciare che flussi nutriti di poveri disperati di lì a poco cercassero quelle dell’Europa. Insomma, Craxi aveva visto giusto nel sostenere Gheddafi.

In questa danza a schiera con cambi di dame e cavalieri,  l’Italia è la sorella minore costretta a fare tappezzeria e ad indossare gli abiti smessi dai fratelli più grandi, autorizzata a parlare quando Merkel e compagnia gliene danno facoltà. Del resto facciamo sorridere tutti con le beghe fra i partiti vincitori di elezioni! Salvini reagisce tuonando contro tutto e tutti: Parroco e Sindaco di Lampedusa, Arcivescovo di Torino, Capitano della Sea Watch, liquidandola col termie “sbruffoncella”; dicendo loro di fare beneficenza e volontariato non alle spese “della pelle di migranti che arrivano qui, per ragioni economiche e non certo per necessità”. La Meloni che incoraggia l’affondamento della Sea Watch…Mancano di rispetto verso una donna, un giovanissimo comandante che sta avendo il torto di esprimere un parere come persona e come Capitano di una nave, Carola Rackete, applicando il codice del mare, secondo cui si ha obbligo di prestare aiuto a chi ne abbia bisogno. Il torto di far valere non il proprio pensiero, ma il senso della carità verso persone stipate a bordo da quattordici giorni, persone già provate ed avvilite dagli eventi precedenti.

Oscar Alberto, Tania Vanessa e la piccola Valeria di ventitré mesi sono altre vittime di una situazione identica che si sta sviluppando in America, a confine col Messico, paese ampiamente gestito dalla mala vita. Il limite è costituito dal Rio Grande, scelto per raggiungere gli Stati Uniti proprio da questa famigliola in cerca di una dignitosa alternativa, dopo che l’unico punto di attraversamento (International Bridge) era stato sbarrato dalla Polizia. Quello che è accaduto lo sappiamo, tutti abbiamo visto quella foto…Ed occorre aggiungere che sempre nella stessa giornata di domenica 23 giugno, sono stati trovati nella valle del Rio Grande altri due bambini stremati dalla disidratazione. Bisognerebbe intervenire con forza ed energia sul crimine organizzato per cercare di ripristinare uno Stato di Diritto. Parimenti come nel Mediterraneo bisognerebbe combattere la tratta dei nuovi schiavi chiudendo i lager in Libia, portanto la luce a casa loro. Invece si parla dai social, si urla dalla TV e si guardano a titolo di cronaca le foto di una creatura infilata dentro la maglietta di suo padre, entrambi con le facce in giù, annegati e soli come pupazzi rotti…

 

Foto da Internet

 

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