Pubbliservizi, si lotta per salvarla

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Pubbliservizi, si lotta per salvarla

CATANIA – «Come già più volte da me asserito in queste ultime ore, la lettera giunta ieri ai dipendenti di PubbliServizi è un mero atto dovuto, nulla più. Non sarà licenziato nessuno, anche grazie al percorso di risanamento intrapreso da mesi, ma serviva per legge inviare la missiva, perché tappa fondamentale di un preciso iter legale, indispensabile per avviare tutte le tutele per i lavoratori previste dall’ordinamento. Posso assicurare che, insieme al sindaco metropolitano, Enzo Bianco, si sta vagliando ogni ipotesi per ristabilire un equilibrio finanziario in grado di garantire il futuro delle famiglie dei 378 lavoratori dell’azienda, a partire dal contratto di servizio che la Città metropolitana sta rimodulando in senso più favorevole alla PubbliServizi». Lo ha dichiarato l’amministratore unico di PubbliServizi, Silvio Ontario.
La protesta dei lavoratori di Pubbliservizi, che durava ormai da alcuni giorni, è finita dopo l’incontro tra il sindaco della Città Metropolitana di Catania, Enzo Bianco, e le rappresentanze sindacali. Nel suo lungo e articolato intervento, che ha sostanzialmente sortito l’approvazione dei presenti, Bianco ha innanzitutto precisato che le recenti vicende delle Città Metropolitana hanno fatto perdere tempo e aggravato la situazione. Eppure, secondo il Sindaco Metropolitano, a patto che ci sia la collaborazione di tutti, la Pubbliservizi si può ancora salvare. Il primo passo è che il un piano aziendale dovrà essere asseverato in tempi brevi dagli esperti commercialisti a cui è stato sottoposto. Dopo si potranno seguire diverse strade: l’applicazione dell’ammortizzatore sociale del Fis (Fondo Integrazione Salariale) a patto che sia sostenibile da parte dei lavoratori, aumentare le competenze e mettere in atto tutti i risparmi possibili. Oltre a ciò, è necessario che la Regione metta a disposizione delle Città Metropolitane che le risorse necessarie.
Bianco ha inoltre dato disposizione che venga pagata una parte significativa degli stipendi ed acquistato tutto quel che è necessario per riprendere subito l’attività.
L’impegno tra le parti è infine stato quello di mantenere aperto il tavolo di confronto per un monitoraggio ed una verifica costante della situazione generale.

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