Regione, dopo l’affaire De Luca nel mirino Genovese e Sammartino

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Regione, dopo l’affaire De Luca nel mirino Genovese e Sammartino

Nello Musumeci porta a casa un risultato gratificante e gravoso: con 36 deputati su 70, infatti, il neo eletto presidente della Regione Siciliana conquista anche la maggioranza in Assemblea. Ora si tratta di bilanciare con accortezza il delicato meccanismo dei ruoli, con la consapevolezza che tutti gli occhi sono puntati su di lui. E non solo. Fari puntati anche su alcuni eletti che trascinano con sé fardelli pesanti in termini numerici e anche – come sostengono molti osservatori – in termini di pretese post-elettorali. Archiviato, anche se non del tutto, l’affaire De Luca (arrestato e rilasciato a spoglio elettorale appena avvenuto) due nomi si ergono su tutti: Luigi Genovese e Luca Sammartino.
Sammartino è balzato agli onori della cronaca in virtù dei 30mila voti presi, che hanno consentito al Pd catanese di diventare il secondo partito in città e provincia dopo il Movimento 5 Stelle. E “mister preferenze” – così è stato ribattezzato dalla stampa – ha detto: <<Ora questo partito deve cambiare e deve tornare in mezzo alla gente>>. E poi c’è un nome, o meglio un cognome – Genovese – che non ha mancato di suscitare polemiche specie da parte del Movimento 5 Stelle. Luigi, a soli 21 anni, è probabilmente il più giovane deputato dell’Ars. Nulla di strano fin qui, si dirà, se non fosse per un particolare: Luigi è figlio di Francantonio, ex deputato Pd confluito in Forza Italia e finito nelle maglie della giustizia nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Corsi d’oro, relativa all’uso illecito di finanziamenti erogati dalla Regione Siciliana a enti di formazione professionale.
Polemiche a parte, la nuova Assemblea è così composta: il centrodestra ha 36 parlamentari, di cui 12 ascrivibili a Forza Italia, 5 all’Udc, 5 a Popolari e autonomisti, 4 a “Diventerà bellissima”, 3 a FdI-Noi con Salvini, e 7 deputati dal listino regionale (compreso Musumeci). Il Movimento 5 Stelle annovera 20 deputati: 19 parlamentari eletti, più Giancarlo Cancelleri come secondo candidato governatore non eletto. Al centrosinistra toccano 13 deputati: 11 in quota Pd e 2 per Sicilia Futura. Un deputato per la sinistra: Claudio Fava per “Cento passi”.
Nello Musumeci avrebbe intanto proposto al magistrato Massimo Russo, già assessore alla Sanità con Raffale Lombardo, il ruolo chiave di segretario generale a Palazzo d’Orleans.

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