Referendum, a Catania si è svolta la marcia per il SÌ

Home Politica Referendum, a Catania si è svolta la marcia per il SÌ
Referendum, a Catania si è svolta la marcia per il SÌ

CATANIA – Dal Lungomare Enzo Bianco, presidente dei Liberal PD, ha preso parte alla Marcia per il SÌ promossa per l’associazione “Puoi dirlo forte!” da Tobia Zevi, Berto Barbieri e Salvatore Patriarca: una maratona di mille chilometri lungo tutto il Paese per promuovere le ragioni “ideali” del SÌ. Con il sindaco di Catania c’erano consiglieri comunali, ragazzi, professionisti ed i giovani Democratici.
«È importante spiegare bene le ragioni del Sì – ha detto Bianco -. Anche una bella iniziativa come questa mette in contatto i sostenitori della riforma coi cittadini. Oggi abbiamo accolto a Catania con il sole e con il nostro lungomare i sostenitori di questa “camminata” che ringrazio. Anche domenica prossima vogliamo sia una bella giornata per consentire al nostro Paese, con la vittoria del SÌ, di fare un necessario salto di qualità di innovazione e semplificazione».
Proprio con l’intento di “soddisfare un’esigenza di rinnovamento che non può essere più rimandata” nasce l’iniziativa #SìPuoiDirloForte, promossa per l’associazione “Puoi dirlo forte!” da Tobia Zevi, Berto Barbieri e Salvatore Patriarca: una maratona di mille chilometri che lui e chi deciderà di accompagnarlo realizzerà lungo tutto il Paese per promuovere le ragioni “ideali” del SÌ, oltre a quelle più strettamente di merito.
«La riforma – spiega Zevi – è l’innesco del processo di ammodernamento dell’Italia, una traiettoria che non si esaurisce con la vittoria auspicata del Sì al referendum, ma che proseguirà nei prossimi anni. È arrivato il tempo che le nuove generazioni si prendano la responsabilità di costruire il proprio futuro. Non è una questione di demolizione o tradimento di ciò che è stato. L’obiettivo è consentire all’Italia di affrontare i prossimi decenni».
In questa sorta di crowdwalking, ciascuno potrà “donare” la propria quota di chilometri percorsi, per raggiungere quello che si preannuncia come solo il primo obiettivo dei mille chilometri, oltre a quello di costituire almeno un comitato di Basta un Sì per ogni regione. E se c’è chi si affida a mezzi più sfuggenti per la propria campagna, la scelta del cammino ha un significato ben preciso: «Chi cammina – spiega Zevi – lo fa verso un traguardo. Si marcia sempre per raggiungere un obiettivo, mai contro qualcosa. E poi camminando si elimina qualsiasi forma di gerarchia, si riesce a guardare le persone negli occhi, senza porsi su un piedistallo».

Condividilo:

Lascia un commento