S. G. La Punta, approvato il regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla mafia

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S. G. La Punta, approvato il regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla mafia

Approvato all’unanimità, dal Consiglio comunale, il “Regolamento per l’affidamento in concessione a favore di enti o associazioni private di beni confiscati alla mafia”. Il Comune di San Giovanni La Punta nel tempo ha avuto affidato dallo Stato diversi beni confiscati alla criminalità organizzata e alla mafia, successivamente dati tutti in concessione. In particolare uno in concessione alla Fratres, uno agli Scout ed un altro è stato dato in concessione in emergenza abitativa ad una famiglia a seguito della relazione degli assistenti sociali.
«Dagli atti ricevuti recentemente pare ci sia anche un altro bene assegnato al Comune – spiega il Sindaco Antonino Bellia – abbiamo avuto conoscenza di questo bene solo tramite una cartella esattoriale trasmessa al Comune per la registrazione di una sentenza concernente una controversia fra il Comune, lo Stato, e i proprietari del bene confiscato, in un procedimento pendente dinanzi al Tribunale di Catania. Nonostante abbiamo più volte sollecitato l’avvocato incaricato della controversia, tale Giarrusso Mario Michele, non siamo riusciti ad avere dal professionista, illo tempore incaricato dall’Amministrazione per la gestione di tale giudizio dinanzi al Tribunale, non siamo riusciti ad avere la sentenza in questione, e ciò è alquanto grave».
Gli Uffici comunali hanno inviato la comunicazione anche all’Agenzia Nazionale dei beni confiscati poiché non è concepibile per l’Amministrazione, probabilmente assegnataria di un bene confiscato e malgrado diverse lettere, agli atti e a disposizione dei consiglieri, non essere riusciti ad avere dall’avvocato Giarrusso la sentenza e capire se il nostro Ente ha in disponibilità un’altra villetta, acquisita dopo essere stata sequestrata. Ci attiveremo inoltre con la Prefettura, il Consiglio degli Ordini degli avvocati, per cercare di capire ed avere la sentenza e magari capire dallo stesso avvocato cosa è successo.
«La nostra Amministrazione è stata molto sensibile a tal proposito – conclude il primo cittadino puntese – sia aderendo al Consorzio Etneo legalità e sviluppo, sia ora con la presentazione di un Regolamento, predisposto dal vice segretario avvocato Antonino Di Salvo, che stabilisce in maniera molto articolata tutto il procedimento che l’Amministrazione deve adottare per affidare a società, enti e privati i beni confiscati alla criminalità organizzata e assegnati al Comune».

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