“Pesca marittima professionale: alla ricerca di una gestione sostenibile e consapevole”

Home Politica “Pesca marittima professionale: alla ricerca di una gestione sostenibile e consapevole”
“Pesca marittima professionale: alla ricerca di una gestione sostenibile e consapevole”

Il 6 luglio 2023, si è riunita la Commissione Regionale della Pesca per discutere del Fermo Pesca e di altre questioni, iniziando con un notevole ritardo e a un orario non adeguato per affrontare questioni di rilievo.

La Federazione Armatori Siciliani ritiene che le problematiche legate al fermo pesca debbano essere affrontate e discusse già all’inizio dell’anno e non certo nel mese di luglio. Riteniamo che la prassi consolidata di posticipare tali discussioni mostri l’incapacità gestionale e operativa degli Uffici della Regione Siciliana, del Ministero della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, nonché il dilettantismo tecnico della Comunità Europea.

Riteniamo che il fermo pesca venga imposto su teorie basate su ipotesi, senza regole concrete e senza tener conto delle specie autoctone presenti nei nostri mari. Inoltre, mancano studi scientifici e biologici adeguati sullo stato attuale dei nostri mari e sulla biodiversità mediterranea.

La Federazione Armatori Siciliani rileva la necessità di invertire il modo in cui si confrontano con le istituzioni. Sono le categorie del settore della pesca che dovrebbero portare avanti soluzioni attuative, anziché subirle. Sono gli unici attori che comprendono e vivono il mare e ne conoscono lo stato. È problematico accettare che il Dipartimento della Pesca non consideri le soluzioni proposte dalle marinerie locali e non chiarisca in modo inequivocabile al Ministero le problematiche che possono essere affrontate per evitare errori che generano ulteriori problemi.

È necessario attuare soluzioni in linea con le caratteristiche intrinseche dei nostri mari, delle nostre coste e dei nostri fondali. Non possiamo unificare tali soluzioni alle esigenze dei mari del Nord Europa.

Sembra che coloro che prendono decisioni mostrino indifferenza nei confronti di un settore cruciale dell’economia italiana, dimostrando di non comprendere il settore della pesca, che affronta le sfide quotidiane generate da diversi fattori operativi e tecnici, e che si svolge in un ambiente incerto in cui i risultati possono variare da barca a barca, influenzando il guadagno o la perdita. Inoltre, bisogna garantire la sicurezza delle imbarcazioni e del personale operativo.

È necessario ripensare a una corretta gestione del settore della pesca, orientata alle modalità di pesca attuali, e non dimenticare le esigenze e le necessità dei pescatori. Dobbiamo promuovere nuovi approcci e modelli di pesca che evitino danni alla fauna e all’habitat marino, implementando una pesca sostenibile e una migliore gestione dei rifiuti in mare, inclusa la gestione delle ingenti quantità di plastica e microplastica che sono già entrate nella catena alimentare a causa dell’inquinamento.

L’innovazione è parte della soluzione per il ripristino del settore della pesca. Dobbiamo diffondere l’importanza della tecnologia e dell’informazione nella raccolta dei dati, per ottenere informazioni corrette sullo stato dei nostri mari, sulle condizioni meteorologiche e sulle modifiche delle coste causate dalle inondazioni. Dobbiamo considerare l’inquinamento ambientale locale e la presenza di specie aliene nei nostri mari.

Per promuovere il settore della pesca, è necessaria una corretta gestione che tenga conto delle modalità di pesca attuali e delle esigenze dei pescatori. Dobbiamo valorizzare l’identificazione di una pesca ecosostenibile, la corretta catena di approvvigionamento, l’etichettatura e l’imballaggio adeguati per garantire un prodotto di qualità. Dobbiamo promuovere la fiducia dei consumatori nei confronti del pescato, valorizzando i marchi di certificazione e utilizzando applicazioni per la tracciabilità e la condivisione.

“In occasione della riunione della Consulta regionale della Pesca, la voce della Federazione Armatori Siciliani è stata rappresentata in modo autorevole da Natale Pipitone, presidente della FAS della provincia di Palermo. Grazie alla sua esperienza e profonda conoscenza del settore, Pipitone si è dimostrato un difensore appassionato dei pescatori marittimi professionali, impegnato a tutelare il comparto e a promuovere una gestione consapevole e sostenibile. A differenza di altri attori che possono avere interessi diversi, Pipitone e l’associazione che rappresenta si concentrano esclusivamente sul benessere e gli interessi dei lavoratori del settore, dimostrando una genuina dedizione a proteggere e valorizzare questa importante attività economica. È grazie a persone come Natale Pipitone e associazioni come la Federazione Armatori Siciliani che si possono intraprendere azioni concrete per affrontare i problemi e promuovere una pesca marittima professionale più forte e sostenibile per il futuro.”

Condividilo:

Lascia un commento