Procedura Esecutiva Immobiliare a Catania: Nuova Azione Revocatoria Solleva Gravi Dubbi

Procedura Esecutiva Immobiliare a Catania: Nuova Azione Revocatoria Solleva Gravi Dubbi

Nel contesto di una procedura esecutiva immobiliare a Catania, si è verificata una situazione alquanto sorprendente e preoccupante. Dopo che la cessionaria SPV (Special Purpose Vehicle) è stata riconosciuta come soccombente in primo grado a causa della contestata legittimazione/titolarità attiva, il Giudice dell’esecuzione ha deciso di interrompere la procedura.

Va sospesa l’esecuzione se la cessionaria SPV opposta, soccombente nella precedente fase di merito dell’opposizione all’esecuzione (cfr. Tribunale di Avezzano, sentenza n. 44 del 17 febbraio 2022, Est. Lauro) in punto di prova di titolarità attiva del credito (sub judice in appello), notifichi nuovo atto di precetto e promuova nuova esecuzione immobiliare per il medesimo credito e sui medesimi beni.

Tuttavia, ciò che è accaduto successivamente è stato ancor più inaspettato: la SPV ha notificato un nuovo atto di precetto e ha avviato una nuova esecuzione, non potendo proseguire con quella precedente a causa dell’arresto deciso dal Giudice.

Questa mossa da parte della SPV, sebbene legale, è stata giudicata da molti come audace e temeraria. I debitori, già alle prese con la difficile situazione dell’esecuzione, si sono ritrovati nuovamente coinvolti in una nuova procedura, nonostante la questione sulla legittimità della titolarità del credito non sia stata risolta.

È importante sottolineare che situazioni simili non sono un caso isolato. L’Associazione dei Consumatori d’Italia, Consitalia, da anni denuncia gravi anomalie nelle procedure esecutive in tutto il paese, comprese quelle al Tribunale di Catania. Queste anomalie hanno portato Consitalia a depositare diversi esposti presso le procure di tutta Italia.

La questione sollevata da questa nuova azione revocatoria a Catania richiede un’attenzione particolare. Si spera che le autorità competenti esaminino attentamente la situazione e agiscano di conseguenza per garantire che i diritti dei debitori siano rispettati e che le procedure esecutive siano condotte in modo equo e trasparente.

Resta da vedere come si evolverà questa situazione e quali saranno le azioni intraprese dalle autorità competenti e dagli enti di tutela dei consumatori per affrontare questa problematica sempre più diffusa.

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