IL G.I.P. METTE FINE ALLA VICENDA DI VIA CASTROMARINO

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IL G.I.P. METTE FINE ALLA VICENDA DI VIA CASTROMARINO

Recentemente il Giudice delle Indagini preliminari del tribunale di Catania ha messo la parola fine al crollo della palazzina di via Castromarino angolo Via Plebiscito avvenuto la notte ra il 19 e il 20 gennaio del 2020.
Crollo che non è sfociato in una tragedia grazie all’intervento tempestivo dei vigili del Fuoco del comando di Catania, i quali si sono accorti di quello che stava avvenendo, quando tecnici della CMC e del Genio Civile e del Comune, ultimo sopraluogo era avvenuto la mattina, non si erano resi conto.
Ebbene il Dott. Luigi Barone G.I.P. incaricato delle indagini su segnalazione del consulente della procura ha posto l’archiviazione a carico della CMC, ditta di Ravenna, che stà eseguendo i lavori della metropolitana Catania, riconoscendo che i tecnici della ditta e i vertici non “hanno commesso alcun errore, né imperizia,negligenza e imprudenza” si è trattato in pratica di un tragico caso di fatalità o meglio”imprevisto geologico” dovuto a “cavità del sottosuolo che non si potevano individuale “.
Non entrando nel merito della sentenza, ci mancherebbe, mi viene spontaneo però fare delle considerazioni.
Con l’archiviazione penale viene a cadere anche la responsabilità civile della CMC?, quindi eventuali richieste di risarcimento civile verranno rivalutate in base a questa archiviazione?.
Prima del crollo, in base all’avanzamento delle trivellazioni altri palazzi lungo via Plebiscito hanno avuto danni lievi, crepature varie lungo i muri che la CMC ha pagato tramite l’assicurazione, faccio presente che la CMC prima di iniziare i lavori ha effettuare dei sopraluoghi in tutti gli appartamenti per verificarne lo stato, quindi prevedevano eventuali danni?
Non sono neppure un geologo ma che significa “cavità del sottosuolo che non si potevano individuale “ con la tecnologia di oggi che ricercano petrolio, gas o minerali vari, non si riesce a individuare delle cavità nel sottosuole della via Plebiscito? Quando tutti sanno che gli scavi sono stati fatti sotto la colata lavica del 1669 che ha creato delle cavità di ghiaia, ricordo anche che in quella zona, via Daniele oppure via Osservatorio ci sono delle grotte che venivano usate come rifugi antiaerei durante la 2° guerra mondiale . Soprattutto perché si è scavato a cosi poca distanza con il suolo , si poteva andare più in profondità , ma forse i costi sarebbero lievitati ,però non c’è stata incuria ecc. ecc.ecc. ma il palazzo è crollato lo stesso.

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