Prima GAC ora FLAG: “un mare di confusione per spendere soldi in ombraie, isole ecologiche, pulizia del mare e tanto altro”. La Federazione Armatori Siciliani denuncia: “nessuna strategia utile allo sviluppo delle imprese di pesca e alla tutela del ripopolamento ittico”.

Home Politica Prima GAC ora FLAG: “un mare di confusione per spendere soldi in ombraie, isole ecologiche, pulizia del mare e tanto altro”. La Federazione Armatori Siciliani denuncia: “nessuna strategia utile allo sviluppo delle imprese di pesca e alla tutela del ripopolamento ittico”.
Prima GAC ora FLAG: “un mare di confusione per spendere soldi in ombraie, isole ecologiche, pulizia del mare e tanto altro”. La Federazione Armatori Siciliani denuncia: “nessuna strategia utile allo sviluppo delle imprese di pesca e alla tutela del ripopolamento ittico”.

Il Gruppo di Azione Costiera “FLAG Riviera Jonica Etnea” è una società cooperativa consortile costituita da un partenariato pubblico – privato sulla base del Reg. CE n.1198/2006 (FEP) – Asse IV con lo scopo di gestire un importante contributo pubblico comunitario per il finanziamento di azioni individuate da un partenariato locale e finalizzate allo sviluppo integrato delle collettività pescherecce.

Il territorio di riferimento del FLAG è quello facente capo ai Comuni di: Acicastello, Acireale, Fiumefreddo di Sicilia, Mascali e Riposto.

La strategia di sviluppo del FLAG viene  descritta nel PSL (Piano di Sviluppo Locale) ed è incentrata sui seguenti punti:

  • rafforzare la competitività nelle zone di pesca di competenza
  • ammodernare e orientare le attività economiche
  • promuovere il turismo rivolto alla pesca.

Già da tempo la Federazione Armatori Siciliani ha acceso i riflettori sulla gestione delle risorse pubbliche assegnate ai flag, sulla politica di sviluppo economico e lavoro così come previsto dai fini istitutivi degli stessi ex GAC ora FLAG, i quali cambiano spesso denominazione, ma con gli stessi attore e registi.

Proprio allo scopo di apportare la propria collaborazione la F.A.S. aveva tentato una collaborazione, però nei fatti impedita da diversi fattori, probabilmente legati ad altre logiche e/o a questioni politiche.

Diverse sono state le assemblee svolte con gli armatori e, alla fine, dopo i fatti che hanno riguardato la gestione dei fondi assegnati al flag per la pulizia del mare, ad oggi con diversi intoppi l’associazione più “vecchia” del territorio (la F.A.S.) ha deciso di scrivere una lettera aperta a tutte le Istituzioni locali e nazionali, partendo dalla Regione Siciliana, le Direzioni Marittime di Catania e Palermo, le Prefetture di Catania e Palermo fino ad arrivare all’ ANAC – AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE

DI seguito pubblichiamo la lettera integrale trasmessa a mezzo PEC dalla F.A.S. : 

Il sottoscritto Pipitone Natale nella qualità di Presidente della F.A.S. – Federazione Armatori Siciliani per la Provincia di Palermo – Organizzazione sindacale delle PMI del Settore Pesca (Associazione costituita in data 15.07.1991 presente in tutto il territorio della Regione Siciliana) e componente della Commissione Consultiva della Pesca Regionale Siciliana, nell’interesse dei cittadini utenti
consumatori, delle Imprese di Pesca, dei Pescatori, degli Armatori Locali, con la presente rappresenta quanto segue.
Premesso che:
Pervengono a Codesta Federazione, diverse rimostranze da parte della piccola e media marineria Siciliana, in relazione all’esercizio dei fondi FLAG Riviera Jonica Etnea dei Ciclopi e delle Lave.
Le segnalazioni evidenziano il mancato appagamento a sostegno del comparto pesca e dello sviluppo economico e lavorativo che ruotano intorno ad esso, ivi compresa l’educazione ambientale, la pulizia, la bonifica e disinquinamento marino, la pulizia dei fondali, il recupero della plastica e della microplastica, la mancata attuazione di innovative tecnologie come i robot marini, in grado di monitorare e rilevare l’inquinamento costiero, valutare il tipo e la fonte di inquinamento, in grado di plottare in tempo reale i valori delle analisi rilevate, in grado di essere riportate in tempo reale e in automatico su un pc, grazie all’intervento di robot marini che operano sia in superficie che in profondità.
Un sistema innovativo ed all’avanguardia in grado di garantire la salubrità delle acque marine, la salute dei fondali e delle spiagge e la sicurezza sulla salute dei bagnanti.
In riferimento alla realizzazione delle Isole Ecologiche e delle ombraie, la scrivente Federazione è stata invitata a partecipare a degli incontri pubblici svoltisi presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia con la presenza del Presidente dello stesso Ente, rappresentanti della Capitaneria di Porto di Catania e Augusta, rappresentanti delle amministrazioni comunali, ecc., occasioni per cui era stato richiesto alla stessa “Federazione Armatori Siciliani” di fornire idee progettuali e suggerimenti.
La Presidenza della Federazione Armatori Siciliani si è resa disponibile, accettando l’incarico a titolo gratuito e ponendo i propri uffici tecnici di progettazione per definire nell’immediato, la stesura di progetti validi per dette realizzazioni.

Al tavolo tecnico tenutosi in data 12/11/2019 presso gli Uffici dell’ Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia – Ufficio Territoriale di Catania, in pregio alla proposta di ipotesi progettuale per la realizzazione di ombrature e isole ecologiche per il porto di Catania e di Augusta, al fine di appagare le esigenze della marineria locale, si è determinato di concretizzare non più l’ipotesi del progetto steso dal Flag, ma una ipotesi progettuale per la realizzazione di un locale al chiuso e accogliente per la concretizzazione in un punto di aggregazione da usufruibile in qualsiasi condizione ambientale da parte dei pescatori e/o dei visitatori
Lo scrivente, si è reso disponibile alla redazione delle ipotesi progettuali di locali chiusi e coperti, in relazione ai differenti materiali di utilizzo decisi nella soluzione legno e Cls, difformemente alle previste ombraie, realizzando opere rifinite in vetrate modulari.
Nella adunanza è emersa l’esigenza di realizzare dei servizi igieni da disporre all’interno del locale riservato ai pescatori, inoltre, sarebbero stati inviati allo scrivente i file dwg dei siti di intervento per procedere alla elaborazione delle planimetrie di ipotesi progettuali.
Diversamente a quanto stabilito, allo scrivente sono arrivate planimetrie in formato pdf non modificabili, nel tenere l’impegno accettato, lo scrivente ha rinvenuto le planimetrie dal PRG del Comune di Catania, le ha mutate in dwg ed ha concretizzato le ipotesi progettuali come concordato.
Le planimetrie sono state inviate in anticipazione e-mail per essere soggette alla compartecipazione, al fine di pervenire alla definizione della giusta attuazione per il completamento della ipotesi di progetto.
Nella seduta del 27/11/2019 viene soppressa la decisione del verbale del 12/11/2019 riapparendo la realizzazione delle ombraie, su tale decisione, lo scrivente poteva essere avvertito in tempo e non avrebbe certo impegnato la sua professionalità, il suo momento ed i costi di trasferimento, nel predisporre soluzioni su una decisione già invalidata.
Alla stessa maniera, nella riunione tenutasi il 27/11/2019, dai rappresentanti del Flag, lo scrivente viene indicato di attuare scelte erronee, edificando dubbi sulla capacità professionale e sulle competenze di un professionista regolarmente iscritto all’Albo professionale.
Tale condotta, ha irritato lo scrivente che ancora prima di potere ribattere, vede la mostrata irritazione dei colleghi del Comune di Catania che reagiscono in difesa, rimarcando il lavoro impeccabile svolto dallo scrivente che rispondeva a quanto era stato demandato e che l’assolto progetto planimetrico esecutivo di ipotesi, era molto più avanzato di quanto era stato concordato,
avendo provveduto ad allegare una ulteriore nuova ipotesi di realizzazione dei bagni, predisponendo la separazione tra sessi e l’attuazione di un bagno Diversamente Abili.
Va evidenziato che la scrivente Federazione Armatori Siciliani successivamente esclusa dal confronto, ha chiesto alle Autorità preposte di voler informare la scrivente FAS, circa le motivazioni di annullamento del bando di gara pubblicato in data 30-03-2021 “MARINA LITTER”, che per quanto riscontrato dal sito del FLAG (non risulta esserci stata divulgazione sufficiente e
utile ad informare l’opinione pubblica e gli interessati), la pulizia del mare sembrerebbe essere stata riproposta tramite un bando pubblicato solo sul sito della società consortile cooperativa “FLAG” in data 20-01-2022 con scadenza per la presentazione dei progetti prevista per il 16-02-2022 per un importo di spesa programmato per Euro 96.050.000 + IVA.
Per quanto sopra evidenziato, la scrivente Federazione ha prodotto richiesta di accesso agli atti anche presso la sede degli altri FLAG presenti in Sicilia, nell’interesse esclusivo degli utenti consumatori e per meglio informare la categoria del settore PESCA che amano e vivono il mare e, quindi a interesse che vengano effettuate diverse iniziative utili alla salute del mare, al ripopolamento ittico, alla pulizia e bonifica dell’ambiente marino e delle spiagge, visto che persiste notevole inquinamento causato dalle forti anomale piogge torrenziali che sversano i rifiuti urbani in mare, dalla inesistenza e/o dalla inefficienza degli impianti di depurazione che versano i reflui in mare, nonché, gli scarichi fognari abusivi.
Un importante opera sembrerebbe la realizzazione del Collettore fognario di Aci Castello, dove in atto esistono n. 12 scarichi fognari altamente inquinanti, anche in prossimità della Riserva Naturale Area Marina Protetta Isole Ciclopi, ma che in realtà a parere della scrivente Federazione, evidenzia insicurezze tecniche e normative sul trasferimento dei reflui dai diversi comuni e per i diversi impianti di sollevamento per il rilancio dei reflui verso il depuratore.
La Federazione Armatori Siciliani con la presente chiede alla Regione Siciliana, l’attivazione uno Staff tecnico per l’Ispezione tecnica, amministrativa e normativa sui progetti Fondi FLAG ( Fisheries Local Action Groups ) – Società Cooperativa Consortile Riviera Jonica
Etnea dei Ciclopi e delle Lave.-
La Federazione Armatori Siciliani si riserva di presentare un dettagliato esposto denuncia presso la Procura della Repubblica competente e rimane in attesa di sollecito riscontro nell’interesse dei cittadini utenti consumatori, delle Imprese di Pesca, dei Pescatori, degli Armatori Locali, si elegge domicilio digitale presso PEC federazionearmatorisiciliani@pec.it e/o domicilio Legale presso lo studio dell’Avv.to Francesco Silluzio sede di Catania, via E. D’Angiò n. 2,
Trasmissione istanza a mezzo PEC.

Condividilo:

Lascia un commento