TAVOLO BLU: Osservatorio di Vigilanza a tutele delle Imprese Marittime e della Pesca Professionale nel Mediterraneo. La Federazione Armatori Siciliani scrive a tutte le Autorità Politiche, Civili e Militari. Liberate i 18 Pescatori “sequestrati in Libia”

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TAVOLO BLU: Osservatorio di Vigilanza a tutele delle Imprese Marittime e della Pesca Professionale nel Mediterraneo. La Federazione Armatori Siciliani scrive a tutte le Autorità Politiche, Civili e Militari. Liberate i 18 Pescatori “sequestrati in Libia”

Tenendo conto del prolungato periodo di prigionia in Cirenaica, dei nostri pescatori imbarcati nei pescherecci “Medinea e Antartide” a seguito di un “Atto di Pirateria”, avvenuto il 01 settembre c.a., in difformità della “Convenzione di Montego Bay” firmata dalle Nazioni Unite nel 1982 ed entrata in vigore nel dicembre 1994 che definisce le “12 miglia nautiche adiacenti le coste dello Stato”, azione perpetrata dalle Forze Marittime Armate della Cirenaica, alla distanza di 38 miglia dalla costa.
L’Atto di pirateria con attuata azione di brigantaggio è ritenuta “OFFESA” perpetrata a tutta la categoria degli Armatori, delle Federazioni Nazionali e Internazionali del settore della pesca. Si ritiene coinvolgere tutte le Ambasciate della Costa del Mar Mediterraneo, al fine di concentrare ed esercitare le giuste pressioni nei confronti del maresciallo Khalifa Haftar per il
rilascio dei pescherecci Medinea e Antartide con i relativi equipaggi ancora oggi detenuti in Cirenaica.
La Federazione Armatori SICILIANI propone di instaurare un “tavolo tecnico dei Paesi Mediterranei” per coinvolgere tutti i Governi dell’Area Mediterranea nel praticare nuove procedure tecniche e operative per lo sviluppo delle Marinerie Mediterranee.
Porre le basi per attuare le regole, le strategie e le leggi che tutelino tutte le Marinerie Mediterranee applicando l’armonizzazione mediterranea.  La F.A.S. proponiamo di applicare idonee strutture multifunzionali, equipaggiate per interventi diversificati in grado di restituire la salubrità marina, necessaria per il corretto equilibrio ambientale per il mantenimento dell’habitat della flora e della fauna.
Attuare strategie per la risoluzione dei rifiuti in mare che sotto l’azione delle mareggiate, delle correnti marine e delle condizioni dello stato ondoso, restituiscono in parte sulle coste e se non asportati tempestivamente ritornano al largo.
Considerare la degradazione dei rifiuti e dei detriti solidi nell’ ambiente marino che impiegano molti anni per deteriorarsi, analizzando le varie fasi sui tempi di degradazione dei rifiuti plastici, vetro, gomma sintetica, tessuti artificiali e metalli che sono generalmente resistenti all’ azione di degradazione biologica, ma possono subire la foto decomposizione, ovvero la
degradazione per opera del sole.
Tale processo è particolarmente efficace sulle materie plastiche cosi come altri deterioramenti dovuti ad agenti fisici, quali l’erosione e la degradazione meteorica, che determinano la frammentazione dei materiali in particelle sempre più piccole, dando origine alla
micro plastiche che sono causa di inquinamento dei mari, minacciano l’ecosistema e le specie che vi abitano.
Detti interventi ritenuti indispensabili per la salvaguardia ambientale, la riproduzione delle specie autoctone, le coltivazioni alternative che consentano di armonizzare lo sviluppo dell’intere marinerie dell’area mediterranea.
La Federazione Armatori Siciliani propone la valorizzazione dei piani territoriali mediterranei per la salvaguardia delle marinerie, esercitando le limitazioni, la pianificazione e i controlli per le attività esercitate da marinerie che non ricadono nell’ area mediterranea.
A tal fine, si invitano tutti i Governi Mediterranei a manifestare la propria adesione alla Federazione Armatori Siciliani per consentire l’organizzazione del tavolo tecnico per l’unificazione delle Marinerie Mediterranee.
Si invita tutti i Governi Mediterranei ad esercitare le dovute pressioni per la liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo, manifestando al maresciallo Khalifa Haftar e al Governo della Cirenaica il rilascio dei pescatori di Mazara del Vallo per consentire il rientro nelle proprie famiglie.
Riteniamo di pianificare lo svolgimento del tavolo tecnico nella Regione Siciliana, per la sua posizione geografica, per il recupero della centralità della Sicilia nel Mediterraneo, per il
dovuto giusto riconoscimento nel processo di integrazione tra i popoli “accumunati dall’ identità mediterranea”, che discende dal grande patrimonio isolano e dalle sue stratificazioni storiche e culturali. Il Mediterraneo è sempre stata la finestra dove si affacciano terre di grande ricchezza, cultura e diversità, accomunate dal Mare Nostrum come è sempre stato nel suo antico nome latino.
Il mare Mediterraneo è di tutti Noi e Tutti abbiamo il dovere di ricordarlo, il mare Nostrum ha le sue tempeste, ha le sue maree e nelle sue profondità nasconde i suoi tesori.
L’uomo ha danneggiato l’ambiente marino e non ha compreso che le ricadute sono entrate
nella catena alimentare.

Il documento è stato approvato dal direttivo regionale  FAS  e  trasmesso a tutte le Autorità Politiche, Civili e Militari dello Stato Italiano e di tutti gli Stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

Inviato un dossier alla Regione Siciliana e una nuova richiesta di intervento al Presidente Nello Musumeci.

 

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