IL PADRE ASSASSINO

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IL PADRE ASSASSINO

Il fatto: in provincia di Lecco un padre ha ucciso i propri figli di 12 anni (gemelli) per punire la madre che stava per lasciarlo.

La domanda: come può, un padre, arrivare a tanto? Cosa può portarlo ad uccidere i propri figli?

Turbati nell’intimo cerchiamo di rimuovere persino l’idea che possa essere accaduto, ma anche a non volere, il pensiero non smette di riflettere e ci troviamo sempre alla ricerca di una causalità rispetto ad un comportamento sconvolgente seppur, alla fine, ci arrendiamo alla inadeguatezza di ogni “giustificazione”.

Eppure, a pensarci bene la storia e le religioni ci dicono che di padri cattivi è pieno il mondo, da che mondo è mondo!

La mitologia classica parla chiarissimo. Si incontrano diverse figure di padri terribili, padri assassini e distruttivi: Crono divorò i propri figli; Urano li gettò nelle profondità nel Tartaro; Tantalo fece divorare suo figlio dagli dei. Anche nella mitologia cristiana abbiamo Abramo, ad esempio, che era disposto a uccidere il figlio Isacco; lo stesso Dio Padre fu un assassino silenzioso di suo figlio Gesù.

A sangue freddo e scevri da ogni emozione, bisogna ammetterlo: per quanto spaventoso, il padre terribile è tanto archetipico quanto il padre benevolo. Eppure facciamo finta di nulla e ci scandalizziamo come bambini innocenti di fronte alla violenza del mondo.

Il padre è innegabilmente una figura archetipica: da un lato è protettivo, un maestro, una guida, offre tanto affetto e premura, dall’altro è uccisore, distruttivo, collerico, castrante; lo è sul piano fisico e ancor e più diffusamente su quello morale o psicologico.

Ora, non ci si può addentrare sulla questione personale del caso di Lecco perché non se ne conoscono ancora gli elementi sufficienti per esprimere un giudizio criminologico, tuttavia sembra essere certo che l’omicidio sia avvenuto per vendetta.

In questo caso, si tratta di quel tipo di vendetta che viene classificata come “procrastinata”. E’ un tipo di azione psicologica totalmente disfunzionale e distruttiva che porta ad un restringimento del campo della coscienza. Una forma illimitata, distruttiva e auto distruttiva di egotismo.

Scotomizzare il lato mitologico e archetipico del padre, quello distruttivo, uccisore di figli fa parte della nostra natura, ma non ci aiuta a comprenderla. Dobbiamo osservare e riconoscere dentro di noi l’agito omicida senza giustificazioni che impedisce al padre di far vivere il figlio e scongiurarlo con l’educazione al sentimento. Ricetta facile facile ma che, per l’insignificanza delle quantità, non è di alcun interesse “colà dove si puote ciò che si vuole”.

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