A Catania è caccia ai poveri da sfrattare e sgomberare

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A Catania è caccia ai poveri da sfrattare e sgomberare

Sabato 18 gennaio, dalle ore 18, in piazza Stesicoro, si terrà un presidio-fiaccolata per protestare contro i gravissimi provvedimenti repressivi adottati dall’amministrazione comunale contro i senza dimora, provvedimenti che s’inquadrano nel contesto degli sfratti e degli sgomberi e della negazione di un qualsiasi Piano per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica. Uno stillicidio di sfratti, sgomberi e pignoramenti nella nostra città , con la manifestata volontà di Comune e Prefettura di “liberare” stabili e aree occupate da senza tetto, senza dimora e senza reddito.
Stando ai numeri, si può tranquillamente affermare che siamo di fronte ad un catastrofico fallimento politico, che ha radici ben profonde nel tempo. A Catania, nell’ultimo anno, ci sono stati 2600 sfratti, in tutta la Sicilia 7200. In realtà la situazione è ancora più grave, perché siamo di fronte alla totale assenza da parte delle istituzioni comunali e regionali.
A Catania non esiste alcun Piano comunale abitativo.
A Catania, di fatto, da tempo l’Istituto Autonomo Case Popolari risulta non pervenuto.
A Catania, alla domanda “a che punto sono le graduatorie per l’assegnazione di una casa popolare”, sorge il dubbio se a Catania ci sia la graduatoria per le case popolari.
A Catania, la questione abitativa è affrontata come un’emergenza esplosa all’improvviso, dando vita a fantomatiche ‘cabine di regia’, dove le registe e i registi, in gran parte, sono coloro – dagli amministratori comunali ai rappresentanti di quei sindacati che hanno avuto assessori in giunta – che, da decenni, hanno certamente contribuito all’esplosione dell’attuale ‘emergenza casa‘.
Questa è la città dove il “Palazzo di cemento” di Librino , da sempre, è puntualmente utilizzato – sta accadendo anche in queste ore – come riferimento per promettere un tetto a chi non lo ha, e che, magari, dorme con la famiglia dentro l’abitacolo della propria auto o in un garage o in un sottoscala. Referente ghiotto , utilizzato nelle illusorie ‘cabine di regia’.
In questo contesto, da oltre un anno ASIA , Associazione Inquilini e Abitanti, dell’USB chiede al Comune, alla Prefettura e all’IACP di essere convocata ogni qualvolta venga trattata la questione abitativa. Nessuno degli enti interessati ha mai risposto alla nostra legittima richiesta , mentre continua la consueta routine delle cabine di regia, delle conferenze autoreferenziali e della strumentalizzazione del disagio sociale, della povertà, con il miraggio di un appartamento nel Palazzo di cemento.
Chiedendo, per l’ennesima volta , al Comune, alla Prefettura e all’IACP di convocarci , siamo decisi ad adottare forme pubbliche di protesta, se continua a persistere questo vero e proprio atto di censura nei confronti di ASIA USB, che nella pratica di tutti i giorni, è anche il sindacato casa più rappresentativo in Italia.
I senza tetto non sono auto in sosta vietata. Sfrattiamo e sgombriamo Pogliese e Cantarella!

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