Il ritorno della Speranza

Home Politica Il ritorno della Speranza
Il ritorno della Speranza

Ripudio alla guerra, diritto all’istruzione, accesso alle cure; principi cardine della nostra Costituzione, sanciti dagl’articoli 11,32,34; aggiungo anche un elemento basilare per ogni italiano La Speranza, che in Italia da parecchio tempo si và perdendo ,ma per la quale ci si impegna. Ed è il nome della speranza che nasce questo Governo nell’estate del 2019.
Formato da due forze politiche assolutamente contrapposte nei programmi, nel modo di fare politica e nell’origine,di questo se né già parlato abbondantemente. Invece con questa decisione in Italia si annichiliscono i valori e l’ideologia della sinistra, con questo Governo si è polverizzato l’ultimo pezzo di speranza di rinascita della sinistra. Qualcuno vuole accostare il Governo Conti bis al famoso compromesso storico tra Moro e Berlinguer, si sbagliano! non si può paragonare Di Maio, Zingretti, Speranza e Renzi, a loro. Quell’accordo si fece dopo un lavoro profondo e severo aprendo un percorso duraturo che portò alla nascita della legge 194 che mise fine agl’aborti clandestini, alla 180 con la chiusura di quelli che erano lager chiamati manicomi, si attuò l’articolo 32 della Costituzione con la nascita del servizio sanitario nazionale. Leggi fatte assieme, che ancora incidono sulla vita sociale di noi Italiani, anche se finti perbenisti ed etici della domenica, vogliono mettere le loro mani per stravolgerle.
Con il Conti bis invece troviamo dei partiti finti di sinistra, che si siedono a tavola con il M5S, il quale due mesi fa ha votato il decreto sicurezza bis (dopo aver votato il primo), decreto che prevede l’arresto per chi salva una donna incinta o un bambino che stanno annegando con l’unica colpa di avere il colore diverso della pelle.
Però ho fatto un’autocritica “forse sono io che non capisco la valenza politica di questa nascita politica” ricercando, inseguendo, desiderando comprendere cosa c’è di condivisibile nelle dichiarazioni programmatiche di queste forze politiche, come successe appunto negli anni 70 tra DC e PCI , però haimè non sono riuscito ad individuare nulla.
Ricordo come Grillo fù cacciato dal PD quando nel 2009 tentò di candidarsi alle primarie per segretario, scelta scellerata, anti democratica, schifosa, perché credo nel confronto delle idee anche se non li condivido. Oggi quegli stessi che lo cacciarono siedono al Governo con lui e con coloro che ritengono che il vaccino contro la polio e il morbillo sia un danno per l’umanità, non entro nella polemica in questa sede, ma se debbo fare una squadra per governare logicamente cercherei omogeneità nei valori. Si è gridato all’urgenza di questo Governo perché si rischia l’aumento dell’IVA.
L’IVA e le decisioni economiche sono un obbiettivo non un valore, l’economia è lo strumento per il fine del Paese che è il benessere dei cittadini, un lavoro stabile un servizio sanitario efficiente. Oggi gli imprenditori in Italia preferiscono chiudere anche se in attivo per andare fuori, questo non è il valore del benessere della Nazione. Il M5S nei 14 mesi di governo con la Lega non ha fatto nulla contro queste aziende birichine, non ha fatto nulla contro l’Ilva di Taranto dove al disastro ambientale e sanitario si aggiunge anche la beffa; i nuovi acquirenti vogliono l’impunità penale “assurdo!!!!, in cambio evitano la chiusura, oltre ovviamente a una camionata di palanche di pantalone. Si è preferito il reddito di cittadinanza e la creazione di nuovo precariato dello stato, mi riferisco ai navighetor assunti per tre anni ,poi si sa come finisce la storia; piuttosto che promuovere politiche che producono lavoro stabile e duraturo magari incentivando gli investimenti stranieri non con i contributi ma agevolandoli nella pubblica amministrazione e dandogli una sicurezza con la giustizia certa e veloce. Mi chiedo come può una sinistra governare con i penta stellati che fino a ieri erano pappa e ciccia con i partiti europei di ultradestra, oggi i pentastellati rinnegano il passato, ma chi rinnega una volta lo può fare anche in seguito.Si è gridato al tentativo autoritario di Salvini, ma il populismo, il fascismo non lo si combatte diventando populisti al contrario a colpi di propaganda, ma attraverso una cultura diversa che accresce quei valori propri e dimenticati della sinistra. Con la scorciatoia che si è presa si è portato acqua al mulino delle destre estreme, perché oggi il linguaggio fascista è facilmente comprensibile per il futuro incerto e le pance vuote, che non si riempiono con il reddito di cittadinanza. Gli Italiani, anche se scoraggiati amareggiati delusi amano la politica e bisogna dare a essi un faro illuminante che è il Parlamento che si regga sul popolo sovrano, e non da nominati dal segretario di turno o dalla società di comunicazione che gestisce un falso movimento. Servono uomini politici che siano leader di Stato perché pensano alle future generazioni e non alle prossime elezioni.
Però sono speranzoso, non rinuncio alla speranza che valori come diritti civili, accoglienza, dignità di essere lavoratore, laicità dello Stato ritornano a essere condivisi dagli Italiani come quando la Carta Costituzionale fu redatta proprio a Montecitorio dove si è consumato l’attuale mostruosità.

Condividilo:

Lascia un commento