Rifiuti, il 15 dicembre scade la deroga del ministro Galletti

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Rifiuti, il 15 dicembre scade la deroga del ministro Galletti

La giunta regionale guidata da Nello Musumeci deve fare i conti con le cinquemila tonnellate di rifiuti prodotte quotidianamente nell’isola, che si vanno a sommare drammaticamente al cumulo di indefinite proporzioni che attende di essere smaltito o, con più probabilità, inviato in altre regioni.
Il 15 dicembre scadrà la deroga ulteriore concessa dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti alla Regione, dopo che lo scorso 30 novembre era scaduta l’ordinanza speciale che consentiva alle discariche dell’isola di trattare i rifiuti in deroga alla normativa nazionale e cioè con una maggiore ricaduta in termini di impatto ambientale. E siccome è cosa nota e arcinota che le discariche siciliane sono colme fino all’inverosimile, l’unica speranza, quantomeno per trovare un momentaneo sollievo, risiede nell’invio dei suddetti rifiuti in altre regioni italiane o addirittura all’estero, con costi altissimi. Il ministro Galletti vuole che la Sicilia si impegni a realizzare impianti alternativi alle discariche, dalle stazioni di compostaggio ai termovalorizzatori. Tra i comuni siciliani interessati dall’ipotesi di un termovalorizzatore c’è San Filippo del Mela, in provincia di Messina, i cui abitanti e amministratori sono, insieme agli ambientalisti, del tutto contrari alla realizzazione dell’impianto. E non va tralasciato un altro focolaio di tensioni: ad Agira, in provincia di Enna, i cittadini sono sul piede di guerra per la paventata realizzazione di un deposito di rifiuti speciali, che rischia di causare danni ambientali molto rilevanti. Insomma, la questione rifiuti in Sicilia è tutt’altro che semplice e richiede decisioni drastiche e immediate.

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