Politica, cambi di casacca: oggi normali, un tempo rari e sofferti

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Politica, cambi di casacca: oggi normali, un tempo rari e sofferti

“Una scelta sofferta ma necessaria. Dopo 5 anni di lavoro e un progetto intenso che ha visto la presenza di liste civiche sul territorio per portare avanti una nuova concezione di politica alla Regione Siciliana, ho scelto di non mandare a monte tutto il lavoro compiuto fino ad oggi e che ha contribuito all’elezione di tanti rappresentanti sul territorio. Ritengo che questo sia il modo migliore per rappresentare le istanze dei cittadini che, da quando sono in politica, si sono affidati a me. E poi credo sia necessario portare avanti il concetto di civismo, unico baluardo contro la deriva dell’antipolitica. La mia scelta dunque è stata dettata dalla necessità di trasformare le richieste, le idee e le sollecitazioni di associazioni, imprenditori e dei singoli cittadini in proposte concrete di legge. Apprezzo il fatto che Forza Italia abbia scelto di dare spazio,attraverso me, alle esperienze civiche della nostra provincia consentendoci di tentare di portarle all’interno del Parlamento Regionale”. Questo splendido esempio di politichese proviene da Alessandro Porto che dopo essere stato l’uomo politicamente più vicino a Giovanni Pistorio, e quindi a Raffaele Lombardo, è transitato nel centrosinistra con Enzo Bianco per poi tornare tranquillamente nel centrodestra. Chi credeva che gli ex lombardiani avessero reciso il cordone ombellicale con la “casa madre” è ben servito. E’ bastato un piccolo pretesto e il cordone si è riavvolto. Quello di Porto è solo uno degli esempi di redenzione e folgorazione “sulla via di Damasco” che, dopo avere beneficiato dei frutti della vittoria del centrosinistra, riporta a destra. Altri esempi sono Santo Primavera, dopo l’ottimo incarico ottenuto alla Regione grazie al presidente Crocetta, Gianfranco Vullo, transitato in tanti partiti (destra, sinistra, centro) eletto nel Megafono passato nel Pd vicino a Renzi. Altro nome quasi a sorpresa (“quasi” perché non sempre va emulato ciò che fa il padre) è la presenza nelle liste del centrodestra di Nico Sofia, figlio di quel Carmelo da anni vicino a Bianco. Passa anche Francesco Petrina nel centrodestra.
Pochi i nomi che dal centrodestra transitano dall’altra parte: Nuccio Condorelli e Nello Catalano. Evidemente il candidato di centrodestra al momento sembra più affidabile di quello di centrosinistra. Grillini a parte che nei sondaggi hanno sempre una posizione notevole. Un tempo era difficile che si passasse da un partito all’altro, farlo da corrente a corrente nel medesimo partito era frutto di grande travaglio ma una regola non scritta diceva che mai si doveva cambiare partito poco prima delle elezioni. La nuova repubblica ha cancellato anche questa, come il senso di appartenenza, la fedeltà ad un progetto, la coerenza con gli elettori, la dignità politica.

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