Piazza Palestro riconsegnata alla città

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Piazza Palestro riconsegnata alla città

CATANIA – “Sono rimasto a lungo a parlare con i cittadini e ho colto uno spirito nuovo: sono tutti determinati a difendere ciò che è loro, ciò che è nostro. Ed è questa la Catania che mi piace”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco dopo aver riconsegnato – nell’ambito del programma che si propone di riqualificarne una al mese – la piazza Palestro, “Una delle più belle e grandi della nostra città, con una vista straordinaria sulla via Garibaldi fino alla Cattedrale e arricchita dalla magnifica Porta Ferdinandea”.
La piazza Palestro – che deve il nome alla prima vittoria dell’esercito franco-piemontese sulle truppe austriache alla fine di maggio del 1859 – è stata rigenerata attraverso diversi interventi coordinati, a cominciare dalla pulizia e manutenzione straordinaria dell’intera piazza, compresa la tinteggiatura e la messa in sicurezza dei giochi per bambini. Inoltre è stato revisionato e portato a livelli di efficienza ottimali l’impianto di irrigazione delle aree a verde e sono state messe a dimora oltre mille piante erbacee e arbustive fiorite (ottocento vinca di vari colori e trecento lantane lilla) e alberi di jacaranda mimosifolia, collocati nelle aiuole vuote della piazza. Per completare gli elementi di arredo urbano, sono state collocate nelle venti fioriere – utilizzate anche come dissuasori per impedire l’ingresso di mezzi non autorizzati all’interno della piazza – delle yucca. Sono state infine collocate anche numerose panchine in granito grigio.
Durante la cerimonia della riconsegna alla città, una festa per il quartiere, accanto al sindaco Bianco erano gli assessori Salvo Di Salvo, Rosario D’Agata e Nuccio Lombardo, i consiglieri comunali Mario Crocitti, Maria Ausilia Mastrandrea e Rosario Gelsomino, il presidente del Consiglio di quartiere Salvo Romano e con numerosi consiglieri di Municipalità. C’erano inoltre il presidente della Multiservizi Giovanni Giacalone, il comandante della Polizia municipale Stefano Sorbino, il direttore del Personale Pietro Belfiore, e Rosario Marino degli Interventi speciali della Segreteria del Sindaco.
“Abbiamo lavorato sodo – ha detto Bianco – seguendo un metodo nuovo: tutti insieme, il Servizio Manutenzioni, la Viabilità, il Verde, l’Ecologia, la Catania Multiservizi, abbiamo sistemato la piazza e l’abbiamo riconsegnata ai catanesi rimettendo in funzione anche queste belle fontane. Abbiamo ripristinato i giochi per i bambini, piantato alberi, aggiunto panchine, stiamo lavorando ai bagni pubblici e rimetteremo anche in funzione l’orologio della Porta. Inoltre abbiamo ripristinato il distaccamento della Polizia municipale, che stava proprio nella Porta, dove faremo nascere anche un ufficio del turismo, perché questa piazza merita di essere ammirata dai visitatori che giungono nella nostra città. Ricordiamo che in piazza Palestro nascerà una fermata della nuova tratta della che dovrebbe entrare in esercizio nel 2019”.
“Adesso però – ha concluso Bianco – bisogna proteggere questo luogo così bello, evitare che qualche sconsiderato si metta a zigzagare con il motorino rischiando di travolgere i ragazzini che giocano, che i monumenti vengano vandalizzati, che le aiuole siano riempite d’immondizia. Ma sono certo che la gente di questo quartiere così vitale saprà fare la propria parte”.
“Dopo anni di incuria – ha aggiunto l’assessore Di Salvo – siamo intervenuti tutti insieme per rigenerare e riconsegnare alla città una delle piazze più belle e importanti del centro storico. Importantissima è stata la riposta data stamattina dai residenti, dai comitati, dalle associazioni, dai commercianti della zona. Da parte di tutti c’è stata un’assunzione di responsabilità per far sì che la piazza venga mantenuta sempre in buone condizioni. Era questo il nostro obiettivo principale: ottenere la collaborazione dei cittadini per far rivivere uno spazio pubblico che può essere fruito dai bambini, dai giovani, dalle famiglie, dagli anziani, dai turisti che devono venire ad ammirare questo splendido luogo”.
La Porta Ferdinandea, poi intitolata a Garibaldi, si chiamava così perché eretta nel 1768, su progetto di Stefano Ittar e Francesco Battaglia, per commemorare le nozze di Ferdinando IV di Borbone ( e primo delle Due Sicilie) con Maria Carolina d’Austria della casata d’Asburgo-Lorena.
La vicenda viene rievocata nella targa scoperta oggi dal Sindaco e donata dal Lions Catania Ovest, che si è impegnato a realizzare anche una traduzione in inglese. Nella targa, che riproduce quella originaria del 2012, si sottolinea come il monumento sia caratterizzato “dalla bicromia del rivestimento a strisce nere di pietra lavica alternate con strisce bianche di pietra calcarea”.
Il fortino cui si deve il nome del quartiere non è però la settecentesca Porta Ferdinandea, bensì quello fatto erigere dal viceré Claudio Lamoraldo di Ligne dopo l’eruzione del 1669 e che i cui resti si trovano in via Sacchero.
Il sindaco Bianco ha annunciato che la prossima a essere riqualificata nell’ambito del programma lanciato il mese scorso sarà la piazza Ludovico Ariosto.

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