Vecchia Amt, la nota del professore Giovanni Grasso

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Vecchia Amt, la nota del professore Giovanni Grasso

CATANIA – Il professore Giovanni Grasso, avvocato difensore del Sindaco di Catania, Enzo Bianco, esprime grande soddisfazione per il provvedimento con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania Dott. Giancarlo Cascino ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti del proprio assistito, a seguito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione formulata nell’interesse del Geom. Giuseppe Idonea (rinviato a giudizio per il delitto di abuso d’ufficio continuato per l’attribuzione, nella qualità di Commissario liquidatore di A.M.T. Catania in liquidazione, di incarichi di consulenza legale, rappresentanza giudiziaria e difesa tributaria ad alcuni professionisti con compensi anomali e sproporzionati. Il dibattimento è previsto per il 3 ottobre 2017).
Il Giudice per le indagini preliminari, condividendo l’impostazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania e accogliendo le argomentazioni della difesa dell’Avv. Bianco, ha ritenuto la denuncia presentata dal Geom. Idonea infondata.
In particolare, dagli atti d’indagine non è stato in alcun modo riscontrato il teorema del denunciante secondo cui la revoca dall’incarico di Commissario di A.M.T. Catania in liquidazione non sarebbe legata alla questione dei compensi ai professionisti nominati da Idonea ma ad altre e diverse vicende. Il G.i.p., escludendo l’esistenza di quello che la difesa del Geom. Idonea nell’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal P.M. aveva chiamato “sistema AMT”, ha ritenuto che alla base della revoca dell’incarico al Geom. Idonea vi sia stato esclusivamente «l’impiego di denaro pubblico in misura consistente e sproporzionata per il pagamento di compensi professionali a liberi professionisti, che venivano del pari peraltro fatti gravare sui fondi vincolati al pagamento dei debiti, all’evidenza già consolidati, a base dello stanziamento ex D.L. 35/2013».
Aggiunge ancora il G.i.p. che tali compensi professionali erano liquidati «in maniera del tutto sproporzionata ed anomala, in considerazione della serialità degli incarichi, identità di questioni proposte nei singoli ricorsi, dubbio e allo stato non accertato conseguimento di alcun apprezzabile risultato per le casse erariali».
Osserva ulteriormente il G.i.p. che la revoca dell’incarico al Geom. Idonea «ha coinvolto e riunito convergenti valutazioni non solo degli organi politici del Comune di Catania» ma anche del Segretario Generale del Comune di Catania, del Responsabile del procedimento ed ha trovato riscontro nei rilievi del Collegio dei revisori dei conti di A.M.T. in liquidazione e da ultimo nelle contestazioni formulate dal P.M. nei confronti del Geom. Idonea nel procedimento penale in cui lo stesso risulta rinviato a giudizio per il delitto di abuso d’ufficio dal G.u.p. presso il Tribunale di Catania. Infine, conclude in un passaggio significativo il G.i.p., l’impossibilità di ricercare nel presente procedimento condotte penalmente rilevanti a carico degli indagati è supportata dagli esiti dell’indagine parallela condotta dalla Procura della Repubblica di Catania avente ad oggetto la disposizione di accredito dei fondi AMT di circa 50 milioni di euro presso il conto bancario del Comune di Catania che ha attestato la piena correttezza dell’operazione.
Il provvedimento di archiviazione del G.i.p. presso il Tribunale di Catania conferma, per un verso, l’assoluta correttezza di comportamento del Sindaco della Città di Catania, Avv. Enzo Bianco; per altro verso che egli ha sempre agito nell’interesse del Comune di Catania.

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