Il Distretto Sanitario 17 chiede il Pronto Soccorso

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Il Distretto Sanitario 17 chiede il Pronto Soccorso

GIARRE – Il Sindaco di Giarre Angelo D’Anna, a nome di tutti i Sindaci del Distretto Socio Sanitario 17 (Comuni di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Sant’Alfio, Milo) ha inviato una lettera al Ministro della Salute Beattrice Lorenzin, al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e all’Assessore della Salute Baldo Gucciardi, con la quale si richiede l’audizione di una rappresentanza dei Sindaci al programmato incontro del 4.4.2017 sul Piano di Riordino Sanitario in Sicilia, propedeutico all’approvazione della nuova rete ospedaliera.
Tale richiesta di incontro, si legge nella nota “…nell’interesse delle comunità rappresentate, di essere convocati all’incontro per esplicitare le ragioni del territorio sulla necessità di riapertura del Pronto Soccorso con un Ospedale di Base”.
Nella lettera di richiesta audizione i Sindaci rappresentano ancora una volta ai diversi attori istituzionali che avranno competenze in merito all’approvazione della nuova rete ospedaliera, che l’Ospedale di Giarre risulta essere l’unico Ospedale della Sicilia ad avere chiuso il 27 aprile 2015 il suo Pronto Soccorso ….” nonostante ricorrano tutti i requisiti previsti dal cd. Decreto Balduzzi perchè questo territorio mantenga il proprio presidio ospedaliero di base…”
E’ stata posta ancora una vota evidenza al fatto che tra Giarre e Riposto sono presenti scuole di ogni ordine e grado con un bacino di utenza proveniente da tutto l’hinterland di oltre 8.000 studenti e ad un territorio con una struttura vasta e disomogenea, che in estate supera i 120 mila abitanti.
Nella lettera altresì sono stati messi in rilievo gli effetti che la chiusura del P.S. di Giarre ha determinato: “….un immediato quanto prevedibile, vista la popolazione servita e gli accessi, peggioramento della gestione dei P.S. degli Ospedali di Acireale e di Taormina….” con tempi di attesa di parecchi ore e degenza in astanteria per parecchi giorni e “….il decesso di tre persone che, in mancanza del Pronto Soccorso del nosocomio giarrese – che avrebbe normalmente garantito la presa in carico immediata delle urgenze ed i successivi interventi sanitari – non hanno di fatto visto garantito l’intervento d’urgenza e l’immediatezza di cure che la situazione richiedeva…”
La missiva si conclude ricordando la fragilità della nostra viabilità, l’esposizione del nostro territorio ad un alto rischio sismico e quindi la richiesta di “ convocazione al tavolo ministeriale di una rappresentanza istituzionale del territorio per poter ancora una volta sostenere la legittima richiesta del Diritto alla Salute, oggi disattesa, per i nostri Cittadini”

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