Reati: classifica Sole 24 ore, Catania migliora

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Reati: classifica Sole 24 ore, Catania migliora

CATANIA – Il sindaco Enzo Bianco ha commentato positivamente la posizione di Catania nella nuova classifica del Sole 24 ore sulle città italiane in cui si commettono più reati, stilata come ogni anno in base all’incidenza dei delitti denunciati nel corso dell’anno in rapporto alla popolazione e con la variazione del numero dei reati rilevato rispetto al precedente.
«Siamo adesso – ha detto Bianco – al 21° posto, tra Pistoia e La Spezia, contro il 27° dello scorso anno. Catania è dunque migliorata di sei posizioni, con una variazione che era del -6,8% e si è abbassata di oltre un punto percentuale (-5,29%) rispetto all’anno precedente. Si tratta di un segnale chiaro dell’ottimo lavoro svolto sul territorio in termini di prevenzione e con il contributo di tutte le forze dell’Ordine, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale compresa, che hanno saputo fare squadra. Abbiamo il dovere di ringraziarli tutti per quello che fanno, anche perché bisogna ricordare che a Catania una considerevole parte delle energie di questi rappresentanti dello Stato viene assorbita dalle ormai quasi quotidiane operazioni di accoglienza dei migranti. E’ dunque encomiabile il lavoro svolto da tutti e la sensibilità mostrata in particolare dal questore Marcello Cardona che ha compiuto un grande sforzo per far crescere il numero delle pattuglie dedicate al controllo del territorio e che si è recentemente impegnato anche a combattere gli atti di vandalismo in quelle scuole che rappresentano un importante presidio di legalità».
«Per il resto – ha aggiunto Bianco -, dovrebbe far riflettere che nei primi tre posti per delitti totali, sopra Catania, ci sono città come Rimini, Milano e Bologna, Roma, Firenze, Genova, Modena, Parma e Reggio Emilia. Certo, la nostra città è ancora al terzo posto per le rapine,come lo scorso anno ma abbiamo migliorata anche la posizione, dal primo al terzo posto, per quegli scippi che così male fanno al nostro turismo, e contro i quali tutti stanno continuando a lavorare con impegno».

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