Pon Metro, ecco il programma

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Pon Metro, ecco il programma

CATANIA – «Quello che si riunisce oggi è un organismo nato per fare squadra, dal quale ci attendiamo indicazioni, suggerimenti, consigli per integrazioni e miglioramenti del Pon Metro». Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco nella Sala Facone e Borsellino del Palazzo degli elefanti ai membri del Partenariato istituzionale e socio-economico territoriale correlato al programma Pon Metro-Città di Catania e alle strategie dell’Agenda Urbana in ambito Ue.
Nel corso del vertice, alla presenza delle Istituzioni e del mondo produttivo – dalla nuova Sovrintendente dei Beni Culturali di Catania Mirella Patané alla prorettore Alessandra Gentile, ai rappresentanti delle forze sindacali, degli imprenditori dell’industria, del commercio e dell’agricoltura, degli ordini professionali, delle associazioni ambientaliste – sono stati affrontati anche i temi inerenti il Patto per Catania. Erano presenti inoltre gli assessori Marco Consoli, Salvo Di Salvo e Orazio Licandro, la direttore generale Antonella Liotta e dirigenti e funzionari del Comune di Catania.
Bianco ha innanzitutto illustrato agli intervenuti il ruolo delle Città Metropolitane come locomotiva del Paese, spiegando come si punti in particolare a quelle del Sud con fondi europei aggiuntivi rispetto a quelli ordinari e doppi per le città metropolitane meridionali rispetto a quelle del nord.
«Catania – ha ricordato Bianco – avrà più 90 milioni di euro compresa la premialità se si rispetteranno i tempi previsti. Per far sì che si raggiungano gli obiettivi è previsto un monitoraggio da parte dell’Agenzia per la Coesione territoriale creata dal Consiglio dei Ministri, consapevole di quanto la dotazione finanziaria dei Comuni sia in sofferenza e di come l’opportunità dei fondi Ue vada colta il maniera adeguata. Il Comune di Catania rappresenta l’autorità urbana di riferimento per il Pon città metropolitana di Catania e i progetti da noi scelti rispondono a criteri di utilità sociale ma hanno anche la caratteristica di poter essere realizzati in tempi rapidi».
Il sindaco di Catania ha spiegato come il Pon fornisca indirizzi precisi sulle aree d’intervento, riguardanti Agenda digitale (digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi on-line, inclusione digitale e partecipazione in rete), Competitività dei sistemi produttivi (diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale e nascita di nuove imprese di contesto urbano), Energia sostenibile e qualità della vita (riduzione dei consumi energetici negli edifici pubblici e aumentata mobilità sostenibile nelle aree urbane) e Inclusione sociale e lotta alla povertà (aumento della legalità miglioramento del tessuto urbano nelle aree a rischio, potenziamento delle infrastrutture e dei servizi socio-sanitari, riduzione del disagio abitativo e della marginalità con interventi di inclusione a favore dei senza dimora e dei rom).
«Oggi – ha detto Bianco – presentiamo al Parternariato istituzionale e socio-economico territoriale la struttura del Pon e il metodo che abbiamo scelto per attuarlo e ci attendiamo proposte da vagliare, consapevoli che il partenariato costituisce un valore per qualunque processo democratico, nella costruzione della strategia. Per questo torneremo a vederci periodicamente con questo organismo, ogni volta che sarà necessario e almeno ogni sei mesi. In più si insedieranno i tavoli tematici sui singoli atti del Pon Metro e il Comune di Catania ha creato una struttura dedicata che, sotto la supervisione della segretario e direttore generale Antonella Liotta, sarà coordinata dall’ingegnere Fabio Finocchiaro».
Antonella Liotta ha poi presentato nei dettagli il Pon Metro che, ha detto, «Interviene in modo complementare ai Programmi operativi regionali per sostenere specifiche azioni che compongono una strategia nazionale unificante per i Comuni capoluogo». La Direttore generale del Comune di Catania ha sottolineato inoltre che «Ai tavoli partenariali territoriali e agli stakeholder è richiesto un rilevante contributo rispetto ai singoli obiettivi tematici e alle schede di intervento».
Alla presentazione è seguito, in un clima di grande collaborazione, un dibattito con numerosi e significativi contributi caratterizzati da una considerevole sintonia.

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