Uno sportello per il sostegno ai più deboli

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Uno sportello per il sostegno ai più deboli

Il “Gruppo 72 Catania” formato dagli attivisti di Amnesty International, a partire dal 14 gennaio 2016 ogni giovedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle 18.00, sarà attivo nei locali dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Catania, retto dall’assessore Angelo Villari, in via Dusmet n. 141, per offrire, a titolo gratuito, una attività di supporto al Comune stesso per l’orientamento e l’informazione sui diritti umani nei confronti di tutta la cittadinanza, con particolare riguardo ai soggetti più deboli, alle famiglie, alle donne, ai minori anche stranieri non accompagnati e ai migranti. Amnesty International metterà a disposizione degli utenti l’accesso alla biblioteca informatica, ricca di documenti, libri, dossier, report che hanno una grande autorevolezza a livello internazionale.
In buona sostanza, lo sportello si occuperà in maniera particolare di informare e orientare i minori stranieri non accompagnati e le donne immigrate vittime di violenza e di sfruttamento per un migliore inserimento nella nuova realtà sociale.
Il nuovo servizio nasce da un protocollo d’intesa firmato dal sindaco Enzo Bianco e dalla stessa Antonietta Petrosino, che è anche responsabile del “Gruppo 72 Catania” di Amnesty.
«Ringrazio Amnesty International – dichiara l’assessore Villari – per aver dato la disponibilità a fornire, a titolo gratuito, un servizio che insieme al sindaco Enzo Bianco riteniamo molto importante: quello di informare sui diritti umani, e anche sui diritti e doveri di cittadinanza, chi ha più bisogno di aiuto. Catania si conferma città dell’accoglienza e della solidarietà, come viene riconosciuto a tutti livelli, anche internazionale».
«Lo sportello di orientamento e informazione – spiega Antonietta Petrosino – mette a disposizione dei migranti l’accesso alla biblioteca informatica di Amnesty, ricca di documenti, libri, dossier, report che hanno una grande autorevolezza a livello internazionale. I volontari che presteranno servizio saranno dotati di adeguata professionalità nel campo della tutela dei diritti umani e del diritto dell’immigrazione, e saranno inoltre affiancati da universitari, anche esperti in lingue straniere, e mediatori culturali».

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