Catania concorre come Città europea dello Sport

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Catania concorre come Città europea dello Sport

E’ stata ufficializzata, nella sede del Coni a Roma, la candidatura di Catania a Città europea dello Sport 2017. E’ stato il sindaco di Catania, Enzo Bianco, a compiere l’importante atto nel corso di una cerimonia che si è tenuta alla presenza del presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò e del presidente dell’Aces, l’Associazione Capitale europea dello Sport, Gian Francesco Lupattelli.
A contendersi il riconoscimento sono comuni che hanno una popolazione tra i 25.000 ed i 500.000 e possono dimostrare un impegno costante e innovativo nella promozione dello sport. Una commissione di Aces valuterà le proposte e deciderà nella primavera del 2016 che ci sia corresponsione con i valori richiesti di promozione della salute e dell’integrazione dei cittadini e la qualità delle infrastrutture cittadine.
Per l’assegnazione del 2017 oltre a Catania concorrono per l’Italia Cagliari, Forlì, Montecatini Terme, Orvieto, Pesaro e Vicenza.
Nel passato sono state Città Europee dello Sport diversi e importanti comuni come Palermo (2007/08), Cardiff (2009), Salamanca (2010), Trieste, Parma e Nizza (2011); Firenze (2012), Reggio Calabria (2013), Cordoba (2014).
«Catania – ha dichiarato il sindaco Enzo Bianco – ha tutte le carte in regola per avere assegnato questo importante riconoscimento. I nostri impianti sportivi sono in grado di ospitare qualsiasi evento sportivo anche di alto livello come, ad esempio, è accaduto per il recente Torneo Internazionale di Pallavolo Femminile».
«Come Presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci – ha detto, tra l’altro, Enzo Bianco nel suo intervento – esprimo innanzitutto apprezzamento al presidente Malagò per il lavoro congiunto che stanno svolgendo i comuni italiani ed il Coni. Un impegno quotidiano che ci contiamo ci possa consentire di raggiungere uno standard europeo nello sport. Per quanto riguarda Catania che partecipa a pieno titolo per diventare Città Europea dello Sport nel 2017, ci daremo da fare per raggiungere l’obiettivo anche perché riteniamo di avere requisiti e capacità visto che nel passato abbiamo gestito importanti eventi sportivi di portata internazionale come, solo per fare un esempi, le Universiadi».

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