Rifiuti, parte la rivoluzione

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Rifiuti, parte la rivoluzione

Il sindaco Enzo Bianco ha annunciato il nuovo servizio di differenziata porta a porta che, dopo i buoni risultati del test di tre mesi nel Villaggio Santa Maria Goretti, partirà dalla fine di ottobre nel centro storico cittadino e la nuova gara d’appalto che, dalla fine di marzo del 2016, assegnerà il servizio di differenziata porta a porta in tutta la città e la pulizia di Catania. Il plauso del coordinatore cittadino del Pd Livio Gigliuto.

All’incontro con i giornalisti in sala Giunta erano presenti l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata, i commissari straordinari di Ipi e Oikos, il generale Carlo Gualdi, l’ingegnere Riccardo Tenti e il dottorre Maurizio Cassarino.

«Gli abitanti del Goretti – ha detto Bianco – sono stati molto bravi, ottenendo una percentuale di raccolta del 58%, paragonabile a quella delle città del centro e nord Italia. Ci metterei la firma se, a Natale, avessimo raggiunto queste percentuali anche con il nuovo servizio porta a porta nel centro cittadino, che sarà gestito direttamente dal Comune e coinvolgerà 17.000 famiglie per un totale di 45.000 abitanti».

La gara d’appalto per la fornitura dei kit è stata già aggiudicata in via provvisoria e sarà definitiva il 30 settembre. Il tempo di consegnare il materiale alle famiglie e il nuovo servizio partirà alla fine di ottobre. Il Conai, che ha siglato un accordo con il Comune, nello stesso mese aprirà un ufficio per coordinare l’avvio del nuovo servizio e gestire il personale addetto alle attività di start up. Ripresentato anche il bando per i “facilitatori” per allargare la platea delle associazioni partecipanti.

Sarà comunque dal marzo del 2016 che Catania volterà pagina.

«Per affidare il nuovo servizio – ha detto Bianco – che prevede la differenziata porta a porta in tutta la città e la pulizia di Catania sarà attuata una procedura d’appalto complessa, messa a punto seguendo tutti i protocolli di legalità e di trasparenza, che sarà aperta a ditte provenienti da tutta l’Unione Europea».

E’ stato l’ingegnere Tenti a illustrare i risultati del porta a porta nel Villaggio Santa Maria Goretti, spiegando che a tre mesi dall’inizio del test la percentuale di differenziata raggiunta è del 58%, con la conferma di una buona qualità dei materiali raccolti e avviati al recupero. Dati che si allineano a quelli di altre aree urbane italiane di maggiori dimensioni. Finora, ha precisato Tenti, la differenziata era ferma in città a poco più dell’11%. Tenti ha ricordato che, dopo il picco iniziale assai positivo i valori si sono stabilizzati,  come peraltro fisiologicamente avviene dappertutto, con una quota di indifferenziata portata in cassonetti al di fuori del Villaggio.

«A parte queste resistenze – ha commentato il commissario straordinario -, che riguardano soprattutto l’umido, i risultati vanno giudicati in maniera molto positiva visto che, nei tre mesi di prova, i rifiuti raccolti sono stati di 38.960 Kg».

«L’Amministrazione Comunale – ha concluso D’Agata – dopo il test iniziale, potrà emettere un’ordinanza per disporre l’obbligo di differenziare i rifiuti, specificando frequenza e orari di ritiro. Sarà stabilita una premialità per i cittadini che fanno la differenziata e sarà avviata una nuova campagna di informazione. Si procederà ai controlli sui conferimenti attraverso il codice a barre sui contenitori distribuiti alle famiglie e saranno inoltre definite e applicate le multe per chi non differenzia».

Il coordinatore cittadino del Partito Democratico Livio Gigliuto ha dichiarato in merito: «Siamo soddisfatti del fatto che si sia trovata soluzione all’emergenza rifiuti dopo giorni molto difficili. La pulizia della città è un tema fondamentale per il suo rilancio. Finalmente il contratto siglato negli anni passati si concluderà a marzo e si potrà voltare pagina. Accogliamo con soddisfazione la decisione di avviare sin da fine Ottobre la raccolta differenziata porta a porta nel centro di Catania. Con il circolo del Centro Storico nei mesi scorsi il PD cittadino ha affrontato il tema della gestione dei rifiuti indicando la raccolta porta a porta come soluzione ideale».

Il segretario del circolo PD del centro storico Adele Palazzo ha aggiunto: «Siamo contenti della soluzione repentina dell’amministrazione, sensibile agli stimoli indicati anche dal circolo, che nei mesi scorsi ha dato vita a un percorso condiviso anche con associazioni ambientaliste. Speriamo che Catania possa diventare in Sicilia modello di buone prassi nella gestione dei rifiuti».

«Meglio tardi che mai», hanno invece commentato polemicamente il deputato nazionale Giuseppe Berretta e il consigliere comunale Niccolò Notabartolo aggiungendo che «Se il Comune ci avesse ascoltati, anziché derubricare le nostre proposte a polemiche e invettive contro la Giunta, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. In ogni caso, siamo fiduciosi per il futuro ed è un bene che si inizi a pensare da subito al nuovo bando per la gestione dei rifiuti a Catania che, siamo certi, punterà in maniera decisa sulla raccolta differenziata»

Non tarda la risposta dell’assessore D’Agata: «Berretta e Notarbartolo ancora una volta fanno un po’ di confusione. Le loro denunce di oltre un anno fa non riguardavano agitazioni causate dal fatto che Roma non ha trasferito il denaro dovuto ai Comuni. Falso poi che in questo ultimo anno la pulizia della città sia peggiorata: tutt’altro. Abbiamo sì ereditato un contratto non certo favorevole al Comune ma interromperlo sarebbe stato nefasto per la città e i lavoratori, tanto che si giunse al commissariamento. Intanto l’Amministrazione ha fatto pulizia licenziando dirigenti e punendo dipendenti, attuando un cambiamento radicale. Quanto al nuovo contratto, l’Amministrazione ci lavora già da tempo, altro che meglio tardi che mai. Il fatto è che a parole non si risolvono i problemi. E la lontananza non aiuta a focalizzare certi problemi locali».

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