Catania polo di innovazione

Home Economia Catania polo di innovazione
Catania polo di innovazione

Fare di Catania un forte polo di innovazione per tutto il Distretto Sud Est della Sicilia con la collaborazione di Confindustria Digitale e Confindustria Catania. E’ stato questo il tema dominante dell’incontro, avvenuto nella Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti, tra sindaco di Catania Enzo Bianco e i vertici nazionali di Confindustria Digitale guidati dal presidente Elio Catania. C’erano l’amministratore delegato di Microsoft Italia Carlo Purassanta, l’amministratore delegato di Cisco Agostino Santoni, il responsabile Agenda Digitale di Telecom Giuseppe Tilia, il presidente di Almaviva Alberto Tripi, Giorgio Mosca vice presidente Marketing -Security & Information Systems Division di Finmeccanica-Selex ES, Umberto Daniele membro del Cda del Gruppo Sesa, Sergio Scalpelli Chief Inst.& External Relations Officer di Fastweb.

Presenti anche Salvatore Bonura presidente Sac, i comuni di Siracusa e Ragusa, quest’ultimo rappresentato dall’assessore Salvatore Martorana, Antonello Biriaco vicepresidente vicario Confindustria Catania e Antonio Perdichizzi presidente dei giovani di Confindustria Catania.

Il sindaco Bianco ha offerto l’impegno di Catania come punto di partenza per lo sviluppo della città metropolitana e del Distretto Sud-Est, insieme agli altri due comuni fondatori, Ragusa e Siracusa, le Camere di commercio, l’Università,  attraverso l’innovazione digitale, lavorando insieme ai vertici di Confindustria Digitale. L’amministrazione comunale metterà a disposizione la propria struttura come interfaccia per i progetti di questo settore, facendosi carico del rapporto con tutti i soggetti e gli enti interessanti. E i presenti hanno apprezzato: dall’incontro sono scaturite idee e proposte volte allo scopo di incrementare l’innovazione digitale delle imprese, a qualsiasi livello, favorendo anche il rapporto con le pubbliche amministrazioni facendolo così diventare sempre più stretto e sinergico. Dunque, partendo dal territorio e dalle imprese, che specialmente nel meridione vivono una realtà complessa ed a volte difficile, puntare ad un fortissima innovazione digitale che consenta di rientrare a pieno titolo nei parametri europei di sviluppo.

E’ stato infatti rilevato che la sfida del digitale rappresenta la nuova frontiera dello sviluppo del territorio perché, con le innovazioni connesse, consente una maggiore flessibilità, migliori rapporti di interscambio, apertura verso nuovi mercati anche lontani, condivisione di competenze, maggiore offerta di servizi e prodotti.

Uno sguardo particolare è stato dato anche alla realtà delle start up che, a Catania come nel resto d’Italia, rappresentano una svolta importantissima per lo sviluppo economico e occupazione. Una scelta di qualità che non ha difficoltà a confrontarsi con le altre eccellenze del settore a qualsiasi livello nazionale e internazionale.

L’impegno assunto ha quindi riguardato: la creazione di un team di governance con il coinvolgimento delle amministrazioni locali per mettere in contatto le start up con le piccole e medie imprese locali, al fine di implementare sinergie e progetti di sviluppo comuni; la creazione di Tavoli permanenti  tra imprese dei settori del turismo, artigianato, agricoltura e imprese dell’Ict per la trasformazione digitale e competitiva delle attività tradizionali dell’economia Siciliana; l’avvio di un progetto pilota di formazione di 50 giovani siciliani come futuri “digital officer” da far assumere in altrettante imprese. L’obiettivo è estendere tale modello all’intera realtà produttiva del territorio.

Inoltre, Confindustria Digitale, attraverso le sue imprese Ict, si è impegnata a portare avanti e valorizzare le attività già avviate sul territorio in tema di Smart City.

«Dalla relazione tra innovazione, qualità, talento e capacità di adeguamento delle prassi amministrative – ha detto, tra l’altro, il sindaco Bianco -, passa una parte decisiva delle opportunità di attrazione di nuovi investimenti e di generazione di ricchezza, lavoro e mobilità sociale a Catania e nel Sud Est. Noi siamo un territorio a vocazione digitale e dobbiamo riuscire ad esserlo compiutamente per fare del Meridione il volano della vera ripresa nazionale. L’innovazione digitale del Sud e dell’enorme tessuto delle piccole e medie imprese, quelle che percentualmente più incidono sul PIL e sulla capacità occupazionale, è il pilastro più strategico per il futuro del sistema Paese. L’Italia cambia davvero se cambiamo noi e noi, Catania e il Sud Est, siamo già laboratorio di innovazione e possiamo darci un nuovo appeal internazionale puntando su questo».

Condividilo:

Lascia un commento