Operation Husky e D-Day. Inaugurato il British Normandy Memorial

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Operation Husky e D-Day. Inaugurato il British Normandy Memorial

Inaugurato il British Normandy Memorial, un’opera monumentale di architettura e paesaggio (vedi foto) che nasce per celebrare, a 77 anni di distanza, lo sbarco D-Day del 6 giugno 1944 e per ricordare le oltre 22 mila vittime tra militari, donne, civili e volontari, provenienti da oltre venti Paesi che persero la vita durante quello che universalmente è noto come “lo sbarco in Normandia”.

Il monumento sorge nel microscopico comune di Ver-sur-Mer – uno dei luoghi utilizzati dall’esercito britannico durante lo sbarco in Normandia – situato a 13 km ad est dalla spiaggia di Arromanches Les Bains, una villaggio di appena 600 anime, in cui è però presente sin dal 1954 un museo dedicato al D-Day che ogni anno conta visitatori a sei cifre.

Sempre in zona e più in generale in tutto il dipartimento Calvados e nel capoluogo Caen c’è tutto un brulicare di musei, memoriali, cimiteri di guerra e luoghi monumentali. Tutti (ed in particolare Il Memoriale di Caen, il Normandy American Cimetery e il Cimitero Militare tedesco) fanno rete tra loro, per accrescere il numero dei turisti desiderosi di conoscere i luoghi dello sbarco in Normandia.

Quella ampia operazione militare fu preceduta un anno prima dallo sbarco in Sicilia (Operation Husky), avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943: fu proprio questo sbarco e non quello in Normandia ad aprire la strada alla liberazione dell’Europa dal nazifascismo.

Alla fase finale della Seconda guerra mondiale è dedicato il Museo storico dello Sbarco in Sicilia – 1943 che ormai all’estero è più semplicemente noto come War Museum of Catania (WM Catania).

Questo museo, sito alle Ciminiere, negli ultimi anni ha assistito alla evoluzione “dal pellegrinaggio al turismo”: mentre dapprima era visitato soprattutto dai reduci di guerra adesso, per ovvie ragioni (ormai sono trascorsi 78 anni da quei fatti), è un centro di rievocazione che dialoga con altri siti della memoria presenti nella Sicilia sud orientale, da Augusta a Gela, da Siracusa a Pachino. Se però facciamo una comparazione con quello che ha saputo fare sinora la Normandia, bisogna riconoscere che il nostro turismo militare esce sconfitto, sconfittissmo!

Si vocifera che arriveranno fondi (10 milioni di euro) da destinare alle Ciminiere e ai musei: qualcuno ha finalmente compreso che, in vista delle celebrazioni per gli 80 anni dallo sbarco in Sicilia, bisogna cambiare rotta, giacché il patrimonio culturale legato al turismo riveste un ruolo significativo soprattutto per la Sicilia dove every place has a history, cioè ogni luogo ha una storia.

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