Sette lavoratori dell’Incremento Ippico di Catania che nel 2022 erano stati messi in disponibilità, anticamera del licenziamento, con due sentenze del tribunale del lavoro di Catania saranno risarciti del danno avuto.
La storia inizia nel luglio del 2022 quando in maniera arbitraria, senza tenere conto delle normative vigenti la dirigenza dell’Ente allontana questi lavoratori dal posto di lavoro attuando in maniera irregolare una precedente legge Regionale che rimodulava la pianta organica, dove le unità in soprannumero dovevano essere ricollocate in altri Enti.
La Direzione di allora, ricordo che il Presidente della Regione era Nello Musumeci, decise con l’avallo del Governo Regionale di cacciare sette lavoratori , senza attuare nessuna delle garanzie di ricollocamento che la legge imponeva.
Nonostante i numerosi tentativi di mediazione da parte di alcune Organizzazioni sindacali C.G.I.L e S.A.D.R.I.S , l’unico risultato fù una temporanea quanto piratesca sospensione di qualche settimana solo per calmare gli animi in vista di una manifestazione equestre molto cara al Governo Regionale.
Finita la festa “gabatu lu Santu” il personale immediatamente fù accompagnato alla porta, senza sè ne mà.
Ora i lavoratori hanno avuto tramite il tribunale del lavoro di Catania, una sentenza che ha dichiarato “illegittimo” il provvedimento ” privo di fondamento normativo” dove l’amministrazione di allora attuò questo provvedimento scegliendo il personale in maniera arbitraria contrariamente alle normative vigenti , senza coinvolgere le Organizzazioni sindacali.
L’ente è stato condannato al pagamento delle spese legali e al risarcimento danni , ma questi soldi verranno pagati da parte di tutta la collettività , non certo dai dirigenti che hanno fatto l’abuso.
I lavoratori dell’Istituto Incremento Ippico ingiustamente licenziati hanno vinto
