Monopattini e Auto Randagie: L’Anarchia del Parcheggio a Catania

Monopattini e Auto Randagie: L’Anarchia del Parcheggio a Catania

Se c’è una cosa che i catanesi sanno fare bene, è trasformare il caos in un’opportunità. Purtroppo, questa creatività si manifesta spesso in modi che mettono a dura prova il decoro urbano. Non basta infatti il fenomeno dei monopattini elettrici randagi, disseminati ovunque senza alcun riguardo, a Catania abbiamo anche il “piacere” delle auto posteggiate a “CAZZO DI CANE”.

Passeggiare per le strade della città significa assistere a una vera e propria anarchia del parcheggio. Dove i monopattini vengono abbandonati a caso, le auto sembrano seguire la stessa filosofia: parcheggiate in doppia fila, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, in un disordine che farebbe impallidire persino il più caotico dei mercati. Eppure, in questo marasma, c’è un paradossale senso di ordine.

Prendiamo, per esempio, Via Patanè. Qui, esiste un’arte del parcheggio chiamata “A COMU IEGGHEE'”, che in italiano si traduce più o meno come “a come capita ma ordinato”. Nonostante l’apparente anarchia, c’è un certo rispetto delle regole non scritte, una sorta di codice stradale alternativo che solo i catanesi sembrano comprendere.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, sembra incapace di affrontare il problema. Mentre i cittadini continuano a inventarsi spazi di parcheggio dove non esistono, l’amministrazione resta a guardare, come se tutto questo fosse parte di un grande spettacolo di improvvisazione urbana.

Ma la verità è che Catania non è adeguata ai tempi moderni. Le strade strette e i parcheggi insufficienti non riescono a tenere il passo con la crescente urbanizzazione e con il numero sempre maggiore di veicoli in circolazione. E così, mentre i catanesi si ingegnano come possono, il Comune rimane indietro, incapace di fornire soluzioni efficaci.

È arrivato il momento di un intervento serio. L’amministrazione comunale deve prendersi le sue responsabilità e iniziare a pensare a una vera riorganizzazione del traffico e dei parcheggi in città. Serve un piano di mobilità urbana che includa parcheggi multipiano, aree di sosta regolamentate e una seria campagna di sensibilizzazione.

Nel frattempo, i cittadini continuano a fare di necessità virtù, trasformando il caos in una forma d’arte. Ma non possiamo accontentarci di questo. Catania merita di più. Merita un’amministrazione che sappia guardare al futuro e che sappia dare risposte concrete ai problemi di oggi.

In attesa di vedere se e quando questo avverrà, non ci resta che osservare, con un misto di ammirazione e rassegnazione, l’arte del parcheggio “A COMU IEGGHEE'” e i monopattini randagi che popolano le nostre strade.

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