Catania: Lungomare libero, tra successo e caos automobilistico

Catania: Lungomare libero, tra successo e caos automobilistico

Amministrazione comunale avanti, ma non tutti d’accordo: la città ancora non preparata per eventi senza mezzi

La prima domenica di Lungomare libero ha visto una straordinaria partecipazione dei catanesi, che hanno potuto godere di una giornata estiva senza il frastuono dei veicoli a motore. Tuttavia, non tutto è stato rose e fiori lungo il percorso, con il caos e le soste selvagge a fare capolino.

Mentre i residenti e i visitatori si godevano la passeggiata senza preoccupazioni di traffico, tutt’attorno regnava il disordine, con automobili parcheggiate in modo caotico e selvaggio. È stata una scena che ha fatto riflettere: l’assenza di parcheggi adeguati ha portato a una situazione alquanto disordinata.

E ora, immancabilmente, qualcuno si chiederà se non sarebbe meglio avere più parcheggi disponibili. Ma aspettate, non sono forse stati costruiti parcheggi in città? Mi dicono che in piazza Europa ci siano rimasti inutilizzati numerosi spazi. Cos’è successo? La gente preferisce davvero lasciare la città invasa dalle auto piuttosto che percorrere qualche passo a piedi?

L’amministrazione comunale guidata dall’avvocato Trantino Sindaco di Catania intende andare avanti con l’iniziativa, nonostante le critiche e i lamenti. Perché sappiamo che chi oggi si lamenta, domani ringrazierà il nuovo corso. E forse, solo forse, ci renderemo conto che camminare è un piacere che non ha prezzo, soprattutto se si tratta di godere della bellezza del Lungomare libero.

Ma non tutti sono d’accordo. Gli oppositori sostengono che la città non è ancora preparata per eventi senza mezzi, e che la mancanza di parcheggi adeguati è solo uno dei molti ostacoli da affrontare.

Quindi, cari cittadini, preparatevi a camminare un po’ di più e a lasciare le auto a casa. Perché il Lungomare libero è solo l’inizio di un viaggio verso una città più vivibile e sostenibile. E se ci sono degli ostacoli lungo il percorso, beh, prendiamoli come delle sfide da superare con un sorriso ironico sulle labbra.

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