Tribunale di Marsala: Sentenza che Annulla Atto di Precetto e Condanna le Società di Cartolarizzazione a Pagare le Spese Processuali

Tribunale di Marsala: Sentenza che Annulla Atto di Precetto e Condanna le Società di Cartolarizzazione a Pagare le Spese Processuali

Il Tribunale di Marsala ha emesso una sentenza significativa riguardante una controversia legale relativa a un’opposizione a precetto. La causa civile coinvolge diverse parti, tra cui due soggetti rappresentati dai loro avvocati e una società di cartolarizzazione.

La sentenza rivela che i convenuti hanno contestato l’atto di precetto notificato loro dalla società di cartolarizzazione. Nella loro richiesta al Tribunale, hanno chiesto la sospensione dell’efficacia esecutiva del decreto ingiuntivo su cui si basa l’atto di precetto e hanno sollevato diverse questioni in merito alla legittimazione del creditore e alla prescrizione dei debiti.

Dopo un’attenta analisi dei fatti e delle argomentazioni presentate dalle parti, il Tribunale ha emesso la sua decisione.

In primo luogo, ha qualificato l’opposizione come un’azione ai sensi dell’articolo 615 del codice di procedura civile, poiché i convenuti contestavano il diritto del creditore di procedere con l’esecuzione forzata.

Successivamente, il Tribunale ha esaminato le argomentazioni delle parti e ha rigettato l’eccezione riguardante la mancanza di prova della titolarità del credito da parte della società di cartolarizzazione. Ha stabilito che la notificazione dell’atto di precetto può essere considerata una comunicazione valida della cessione del credito e che la prova della cessione può essere fornita anche durante il processo.

Tuttavia, il Tribunale ha rilevato che non vi era prova sufficiente che il credito azionato fosse incluso nell’operazione di cessione in blocco. Pertanto, ha respinto l’opposizione con riguardo a questo punto.

Nel merito della controversia, il Tribunale ha concluso che il credito per la sorte capitale oggetto del decreto ingiuntivo era stato integralmente soddisfatto dai debitori. Di conseguenza, ha dichiarato che nessuna somma a titolo di interessi su tale capitale era dovuta.

Infine, il Tribunale ha ordinato la cancellazione dell’atto di precetto e ha condannato la società di cartolarizzazione al pagamento delle spese processuali, stabilendo che le spese seguivano la soccombenza delle parti.

In sintesi, la sentenza del Tribunale di Marsala rappresenta una vittoria per i convenuti, che hanno ottenuto l’annullamento dell’atto di precetto e il riconoscimento del fatto che il credito in questione era stato già soddisfatto integralmente. Inoltre, la decisione mette in luce la necessità di una corretta documentazione e prova della cessione del credito nelle operazioni di cartolarizzazione, al fine di evitare controversie legali simili in futuro.

È importante sottolineare che l’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia da tempo segnala casi simili, suggerendo che potrebbe esserci una manipolazione da parte delle società operanti nel settore della cartolarizzazione. Queste società, a volte, riescono a trarre in inganno anche i Tribunali. Pertanto, un plauso va al Tribunale di Marsala che ha letto le carte con professionalità e agli avvocati che hanno seguito la vicenda.

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