Intima e divertente LA PROVA di Melania La Colla

Intima e divertente LA PROVA di Melania La Colla

Abbiamo assistito l’altra sera, al Teatro Ambasciatori di Catania, alla commedia “La Prova, a volte il passato ritorna” scritta da Melania La Colla e basata su una idea di Enrico Guarneri.

Una commedia fortunatissima che quest’anno è alla sua sedicesima edizione e che si avvale di una compagnia di 10 attori al servizio di una storia che, strizzando l’occhio al Teatro “classico”, vuole riscoprirne le atmosfere e le situazioni di “Vita d’artista” di più di cent’anni fa.

Regista e protagonista è stato Carmelo R. Cannavò coadiuvato sulla scena da Salvo Scuderi, Gisella Nicolosi, Luisa La Carrubba, Nunzio Bonadonna, Diego Cannavò, Davide Cannavò, Carla Chiarenza, Anna Laura Fiamingo e last but not least la guess star Giovanna Criscuolo.

La vicenda ci riporta indietro nel tempo, la Sicilia di inizio novecento presso una piccola compagnia di teatranti girovaghi guidata da Giovanni Ricuccio Colombo, arriva, invitata dal sindaco, in un paese di provincia. Lo stesso giorno del loro arrivo, si presenta in teatro il giovane Lorenzo Benaiuti; questi dichiara al capocomico, di essere spinto da una grande passione per la recitazione, e di avere abbandonato gli studi per seguire la forte aspirazione a far parte della Compagnia. Dopo varie perplessità, dubbi e malumori tra i congiunti, Giovanni accetta di mettere in “prova”, il giovane, anche perché “raccomandato” da una lettera dell’Arcivescovo.

In seguito, una elegante, misteriosa donna si presenta a Giovanni. Egli la riconosce subito: è Elena, ex attrice della compagnia. La donna si dichiara madre di Lorenzo, e, con modi decisi, gli chiede di dissuadere il figlio dall’intraprendere la vita da commediante girovago, e di mandarlo via subito dalla Compagnia.
I Colpi di scena, i conflitti, gli amori, le accuse, le gelosie, i sospetti, le delusioni, i sentimenti e le passioni si susseguono a ritmi incessanti e non è possibile rendere il conto dell’effluvio  delle numerose battute e delle gag esilaranti graditissime dal pubblico.

La trama, l’ordito narrativo la fantasia espressiva messa in campo da Melania La Colla è davvero d’una ricchezza sorprendente e ne fanno una delle drammaturghe contemporanee siciliane sempre più apprezzate e rappresentate.

Ma non si ride solamente, la commedia mette a nudo le debolezze, le aspirazioni, le speranze, le piccole e grandi cattiverie dei personaggi in un finale che ammicca e conquista il pubblico e nel quale, immancabilmente, il bene trionfa sul male.

Le scene e i costumi di Salvo Manciagli erano adeguate al corredo narrativo così come l’audio e le luci di Danilo Auditore.

L’intera compagnia s’è dimostrata affiatata e professionalmente all’altezza della situazione, senza sbavature e con l’impeccabile precisione dei tempi comici.

Si sono poi confermati agli alti livelli delle loro capacità professionali il capocomico Carmelo R. Cannavò e la beniamina del pubblico Giovanna Criscuolo che, cedendo a un Lustprinzip di freudiana memoria, ha messo un pizzico di se stessa nel personaggio mandando in visibilio il numeroso pubblico.

Restiamo in attesa della diciassettesima edizione.

 

 

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