Altrescene,seconda e ultima replica di Lunaria

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Altrescene,seconda e ultima replica di Lunaria

Sabato 13 novembre, alle ore 21, da Zō centro culture contemporanee di Catania, per la preview 2021 di AltreScene, la rassegna di arti sceniche contemporanee, la seconda e ultima replica di “Lunaria”, dal testo di Vincenzo Consolo, con Pietro Montandon unico attore in scena, regia di Daniela Ardini, una produzione di Lunaria Teatro di Genova. Musica, luci e fonica sono di Luca Nasciuti, i costumi di Maria Angela Cerruti, le scene di Giorgio Panni e Giacomo Rigalza.
Uno dei testi più ricchi di suggestione della drammaturgia contemporanea e insieme un capolavoro della letteratura del Novecento. Questo è “Lunaria”, favola scritta da Vincenzo Consolo, vincitri-ce nel 1985 del Premio Pirandello, realizzata in prima nazionale da Daniela Ardini e Giorgio Panni nel 1986 e successivamente realizzata in molte versioni in Italia e all’estero.
La storia. In una Palermo di fine Settecento, una mattina il Viceré si sveglia madido e tremante: ha sognato che la Luna è caduta dal cielo e, una volta raggiunto il terreno, si è spenta, lasciando nel cielo un buco nero. Dal punto di vista linguistico Lunaria accosta stili diversi: dal narrativo al dialo-gico, dal lirico-poetico al linguaggio scientifico o pseudo scientifico degli usato dagli Accademici. Inoltre Lunaria, pur nella sua brevità, si configura come un crogiolo di lingue e dialetti. Il testo pul-lula di anafore, allitterazioni, rime interne. Si assiste così a una sorta di tendenza mimetica per cui al tema dell’intima necessità per il mondo della poesia (simboleggiata dalla Luna) corrisponde uno stile che si fa poesia. Ma Lunaria è sempre una favola, la favola della luna. Per Consolo la sua caduta “rappresenta l’allontanamento della poesia dal mondo”, poesia che è invece illusione necessaria contro la precarietà della storia e della vita.

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