News dal mondo: vietate le mutilazioni femminili in Sudan.

Cambiare il mondo si può! Il governo sudanese dallo scorso 1 Maggio, ha finalmente riconosciuto come reato l’infibulazione la mutilazione degli organi genitali femminili, pratica tramandata dal retaggio culturale di molti paesi che considerano la donna come una proprietà o cosa inferiore, rispetto all’uomo. A pagarne le spese sono ancora una volta le donne a cui viene praticata l’infibulazione da bambine. Inoltre le autorità del Sudan hanno puntualizzato che, la normativa di legge verrà introdotta non solo all’interno del codice penale, ma verrà inserita anche nella Costituzione del paese inerente i diritti e le libertà individuali e inviolabili. Tante le reazioni di gioia da parte di uomini e donne che hanno lottato e lottano affinchè così come nel Sudan questa pratica venga abrogata in tutti quei paesi dove ancora vige questa tortura inutile. Emma Bonino esponente radicale italiana da sempre impegnata nella lotta contro le mutilazioni femminili, ha rilasciato a radio radicale una dichiarazione dove in sintesi spiega ciò che è avvenuto nel paese sudanese:-“Da quando si è insediato il governo provvisorio in Sudan, (spodestando la dittatura precedente) lo scorso novembre viene annullato un decreto di ordine pubblico fatto dall’ex presidente che, di fatto restringeva la libertà delle donne su più fronti;( scuola, abbigliamento ecc…) adesso arriva la decisione che ufficializza il reato punibile dalla legge per le mutilazioni genitali femminili.”- Un passo avanti nella lotta e nei diritti sin ora negati alle donne. Noi non conosciamo le nostre sorelle, ma condividiamo la gioia per la loro vittoria che è anche la nostra.