Insegnati a palermo e catania sospese perchè non allineate

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Insegnati a palermo e catania sospese perchè non allineate

Ieri i lettori hanno assistito ad uno stupro, perpetuato non materialmente (per fortuna)ma in altra forma non meno pericolosa. Mi riferisco alle sospensioni di due insegnati una a Palermo,una a Catania precisamente a Scordia, accusate di aver picchiato due loro studenti, ma nella realtà perché non accettavano passivamente il clima estremista che in questi ultimi giorni ci circonda, in vista delle elezioni Europee . A Palermo un insegnate viene sospesa per 15 giorni (sic) dal Preside perché i suoi studenti hanno accostato il decreto sicurezza di Salvini, alle leggi razziali, evidentemente il preside che ha fatto il provvedimento “in tutta coscienza”, non ha gradito l’attacco al suo idolo, mentre nella scuola di Scordia, un’insegnate è stata denunziata da una mamma per avere picchiato il figlio nella realtà invece secondo le sue dichiarazioni perché considera i diari di Anna Frank, ebrea trucidata dai nazisti, una lettura diseducativa per il figlio accusando l’insegnate che “fa politica in classe” .
Ecco da anni ormai la figura dell’insegnate è snaturata, sminuita, appunto stuprata, ora essi non vengono difesi dai loro Presidi che si geruflessano al potente di turno, il quale si sente offeso da chi fa il proprio lavoro i maniera obbiettiva. Quello che risalta è l’ipocrisia dei potenti, artefici di questo clima violento, i quali si dichiarano solidali alle insegnati, che li vogliono incontrare, ma finora non hanno fatto nulla per revocare i provvedimenti disciplinari immotivati, lasciando il compito alla magistratura, dove si spera continui a essere super parte, però con un dispendio di energie e denaro da parte dei soggetti deboli.
Se questa è la scuola Italiana.

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