Dissesto Comune di Catania l’Arcivescovo Gristina “Sollecitare l’aiuto di governo nazionale e regionale, nonchè l’istituzione di un tavolo prefettizio per la crisi.”

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Dissesto Comune di Catania l’Arcivescovo Gristina “Sollecitare l’aiuto di governo nazionale e regionale, nonchè l’istituzione di un tavolo prefettizio per la crisi.”

Sigle sindacali e datoriali ed organizzazioni di categoria incontrano l’arcivescovo Gristina, che assicura sostegno alle iniziative per il rilancio della città.

Le preoccupazioni per le conseguenze che dovrà subire, da quì a breve, Catania a causa della dichiarazione di dissesto e le possibili iniziative da intraprendere per far rialzare la città, sono state al centro dell’incontro che le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, insieme alla compagine datoriale Confcooperative, hanno avuto questa mattina con l’arcivescovo di Catania sua eccellenza monsignor Salvatore Gristina a margine della 14^ giornata sociale diocesana “Costruiamo insieme la città – comunità”, organizzata nei locali del Seminario vescovile dall’ufficio diocesano “Problemi sociali e lavoro” diretto da don Piero Sapienza.
Nei loro interventi i rappresentanti delle varie sigle, che hanno parlato anche per conto degli altri componenti del forum cittadino “Catania è viva, nessuno spenga la luce” ovvero Agci, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Confindustria, Legacoop, Uneba, Unci, Unicoop e Unimpresa hanno rappresentato al vertice della Diocesi etnea le azioni intraprese in queste settimane dal forum stesso, con le occasioni di confronto, l’assemblea con l’amministrazione comunale, l’incontro con il Prefetto e le varie iniziative di piazza scaturite nel corteo del 12 novembre in via Etnea per non spegnere i riflettori sulla prima città metropolitana d’Italia che, nei prossimi giorni, dovrà dichiarare il fallimento e ripartire da zero. Il timore fondato – hanno sottolineato Giacomo Rota, Maurizio Attanasi, Enza Meli, Giovanni Musumeci, Luciano Ventura e Gaetano Mancini, a nome di Andrea Milazzo, Silvana Strano, Riccardo Galimberti, Filippo Guzzardi, Giovanni Mirulla, Antonello Biriaco, Giuseppe Giansiracusa, Salvatore Caruso, Walter Bentivegna, Eleonora Contarino e Salvatore Politino  – è che la portata di ciò che potrà accadere nel giro di pochi mesi, se non vi saranno gli indispensabili aiuti da parte delle istituzioni governative nazionali e regionali, non è ancora del tutto chiara ai conduttori della politica locale, regionale e nazionale e a tanti cittadini, che non possono più rimanere silenti di fronte ad una possibile catastrofe.
Non vogliamo creare inutili allarmismi, ma le conseguenze a cui dovrà andare incontro la città non possono essere sottovalutare, in ordine soprattutto della funzionalità della stessa macchina comunale e alla mancanza di assistenza agli ultimi ed ai bisognosi, al rischio di possibili emorragie occupazionali, al blocco di servizi per la collettività. Per questo crediamo che tutta la città, a partire dalla politica, si debba muovere per chiedere un sostanzioso e mirato aiuto ed anche per pretendere un buon governo fatto di persone di buona volontà, per remare tutti nella stessa direzione. Ringraziamo sua eccellenza – aggiungono i componenti del forum – per aver ascoltato il nostro grido di allarme e di dolore per la città e per aver assicurato il suo pieno sostegno alle iniziative che insieme avvieremo, affinchè nessuno possa spegnere la luce alla nostra Catania. All’arcivescovo, in qualità di presidente della Conferenza episcopale siciliana, abbiamo anche chiesto un autorevole intervento presso le istituzioni (in particolare con il Governo nazionale), perchè è non abbandoni una tra le più grandi metropoli d’Italia e la seconda del sud, nonchè di farsi promotore insieme al Prefetto (essendo entrambi personalità autorevoli e super partes) dell’istituzione di un tavolo di crisi permanente per la gestione del dissesto e l’avvio di prospettive future per una Catania che può e deve risollevarsi.”

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