La Carovana Antimafie fa tappa a Catania

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La Carovana Antimafie fa tappa a Catania

Il viaggio della Carovana antimafie attraversa il territorio con un percorso a tappe che si propone di portare solidarietà a coloro che in prima fila operano per la legalità democratica e la giustizia sociale, per dare opportunità di crescita sociale, per sensibilizzare le persone affinché tengano alta la tensione antimafia, per promuovere impegno sociale e progetti concreti. La Carovana si mette in viaggio e percorre migliaia di chilometri dunque per animare il territorio e porre l’accento su questioni che si legano a quelle della democrazia, della legalità, della lotta alle mafie, come uno strumento di contaminazione che permetta di sperimentare nuove forme di partecipazione, favorire dinamiche di coesione sociale e di produzione di beni relazionali.

Per questo momenti salienti della Carovana sono proprio i passaggi del testimone da tappa a tappa, rappresentati fisicamente dall’arrivo e dalla partenza dei furgoni di Carovana con a bordo i carovanieri, ovvero i ‘narratori’ ufficiali del lavoro di antimafia sociale, coloro che quotidianamente – attraverso gli incontri con i parenti delle vittime di mafia, partecipando ai campi della legalità sui beni confiscati, elaborando modalità em strumenti nuovi di lotta alle mafie – arricchiscono e si spendono sui propri territori.

San Cristoforo, Galermo-Trappeto Nord e San Berillo vecchio saranno le tappe catanesi della Carovana Antimafie 2015, giovedì 24. L’evento di impegno civile è previsto per giovedi 24 settembre ed è stato presentato da Dario Pruiti, presidente di Arci Catania, da Renato Camarda, componente del Direttivo provinciale di Libera, e dai segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Fortunato Parisi.

Particolarmente significativo il passaggio della Carovana in piazza Beppe Montana, come ha sottolineato Renato Camarda: “Questa iniziativa si inserisce in una serie di attività cui Libera ha dato vita in questa piazza da quando, l’11 marzo, l’amministrazione comunale ha deciso di dare ad essa il nome del commissario Beppe Montana, ucciso dalla mafia il 28 luglio 1985, fratello di Dario e Gigi che sono membri di Libera a Catania. Sarà un importante momento nella lotta contro l’illegalità e per la riqualificazione delle periferie. Il coordinamento catanese di Libera ha organizzato per il pomeriggio del 24 settembre una serie di animazioni che vedranno la partecipazione di bambini e giovani del quartiere di Trappeto Nord, uno dei più difficili della nostra città. In occasione del trentennale dell’uccisione del commissario, Libera ha già organizzato un concerto in piazza e un quadrangolare di calcetto che ha visto fianco a fianco la partecipazione di minorenni detenuti, magistrati, poliziotti, profughi dall’Africa e membri delle associazioni di volontariato. Adesso, la tappa della Carovana Antimafie in piazza Beppe Montana rappresenta un altro momento di incontro in un cammino che, per Libera e il movimento antimafia, continuerà con sempre maggiore impegno”.

I segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato “l’attenzione alle Periferie” che caratterizza la Carovana Antimafie 2015. “Le tappe scelte nel percorso catanese – hanno affermato Giacomo Rota, Rosaria Rotolo e Fortunato Parisi – sono rappresentative di una realtà in cui convivono molteplici aspetti di vita, dove l’illegalità si pratica alla luce del sole e dov’è facile reperire la manovalanza per ogni genere di attività e lavoro nero. Nello stesso tempo, però, in queste ”periferie” i cittadini onesti e le istituzioni, prime tra tutte le scuole e le associazioni, da anni hanno rappresentato un forte presidio di legalità portando alla luce quelle buone prassi che hanno costituito una vera e propria resistenza alla illegalità”. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno, quindi, concluso: “La carovana con le tre tappe a S.Cristoforo, S.Giovanni Galermo e S.Berillo vecchio intende fare emergere tutte le realtà positive che costituiscono una speranza per la rinascita e la riqualificazione del territorio, denunciando contestualmente le “mancanze” e le “assenze”. Investire nelle periferie vuol dire sradicare le mafie e progettare per il futuro delle nuove generazioni. Occorre creare condizioni in cui il lavoro e l’istruzione diventino un forte deterrente contro ogni forma di illegalità. La Carovana intende raccogliere tutte le istanze che verranno fuori durante le tre tappe e consegnarle all’amministrazione comunale con l’istituzione di un osservatorio che consenta di verificarne l’attività periodicamente”.

Aprendo la conferenza stampa nella sala Uil “Mico Geraci” in via Sangiuliano, il presidente dell’Arci Dario Pruiti ha dichiarato: «Quest’anno riportiamo “le periferie al centro” raccogliendo le testimonianze di realtà che hanno saputo rompere i sistemi di oppressione culturale e mafiosa che adombrano da sempre le periferie. Per questa ragione Arci ha proposto che la Carovana incroci a Catania l’esperienza di San Berillo, un quartiere che nasconde un meraviglioso dinamismo culturale, vero emblema di periferia al centro, in cui da tempo l’Arci (partner nel progetto Trame di quartiere) e i suoi circoli cooperano con le realtà associative di cittadini attivi. Il 24 settembre alle ore 20 si terrà lì un’assemblea che consentirà ai carovanieri ed alla città di raccogliere l’esperienza del percorso, partito dalle tavolate di quartiere e dal teatro sociale ed arrivato fino all’apertura di una vera e propria casa comune, autogestita ed autofinanziata, che mette insieme il Comitato Cittadini Attivi San Berillo e i due circoli Arci Melquiades e Faber».

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