Da stanotte nasce una terza Repubblica con un linguaggio nuovo

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Da stanotte nasce una terza Repubblica con un linguaggio nuovo

 

Questa tornata elettorale si è appena conclusa con i risultati oramai definitivi,si attende solamente l’attribuzione dei seggi che con il rosatellum è un po’ complicato,dà uno spaccato di novità non mi riferisco per ora alla governabilità ma all’analisi del voto.
Abbiamo un Paese diviso in due con una dialettica e una storia completamente diversa da quella che finora c’è stata, le Regioni rosse e le regioni a guida storicamente centro destra con una fascia di popolazione già inquadrata e delimitata da ideologie ragionamenti modi di pensare.
Da stanotte invece nasce un nuovo Paese con un diverso modo di pensare e di fare politica , cadono tutto ciò che ha indirizzato la politica Italiana. Abbiamo un centro sud, storicamente il centro destra ha fatto man bassa di voti che diventa tutto con percentuali bulgare Grillino, mentre il centro Nord anche in quelle Regioni da sempre a guida rossa, diventa del centro destra con una bella maggioranza alla Lega che cosi da partito territoriale diventa Nazionale, dato che anche al Sud nonostante abbiano spopolato i Grillini riesce in molte zone a imporsi. Questa divisione significa che i votanti al Sud sono stati attratti dalle promesse grilline di reddito di cittadinanza e di una maggiore giustizia sociale (stop agli stipendi d’oro dei politici) mentre il centro nord è stato attratto da una maggiore sicurezza dalla lotta agl’immigrati e dall’ennesimo proclama di abbassare le tasse. La sinistra P.D o L.e.U. quasi scompare, il P.D. ha un tracollo storico mentre L.e.U . non riesce a d imporsi oltre il 3,00% circa neppure in Sicilia dove alle passate regionali aveva fatto un discreto risultato. Questo significa che oggi il governo del Paese è nelle mani di una coalizione di centro destra che ha poco più del 37,00% dove la Lega di Salvini dal 4% del 2013 passa al 18 % con un calo esponenziale di F.I. mentre il M5S di Di Maio non centra l’obbiettivo di avere la maggioranza con il 40% dei consensi e prendere il premio ma si ferma ad un quasi 32%, quindi fallendo l’obbiettivo di un partito solo al Governo del Paese con quello che poteva accadere alla democrazia del Paese.
Questo che cosa comporta lo stallo numerico nella formazione di una maggioranza, vero è che Di Maio in una recente dichiarazione conferma che sono aperti a tutti , ma come ? con quale compromesso? Il Movimento fa alleanze? Grillo che è ancora il Capo spirituale lo acconsentirebbe? Una ipotesi sarebbe una maggioranza M5S con la Lega di Salvini ,ma lo esso Salvini ha già detto che i Grillini non sono affidabili. Intanto loro sono oggi, ancora di più di ieri, un partito di Governo; lo vogliono gli italiani in maniera trasversale hanno deciso di dargli fiducia, il Sud soprattutto, quindi Di Maio non può fallire deludendoli e cercando scuse per non andare al Governo come fu fatto nel 2013 quando snobbando Bersani, portarono alla nascita del Renzismo e alla distruzione atomica della sinistra Italiana. Quindi Di Maio deve trovare la quadra per diventare Premier, certo poi applicare il programma, estremamente itopistico che deluderebbe molti fans, è un’altra cosa ma di questo c’è tempo per parlarne.
Però abbiamo la coalizione di centro destra che ha avuto quasi il 38 % una percentuale raggiunta già nei sondaggi di un mese fa. Nell’attribuzione dei seggi, per avere al maggioranza ne mancano una manciata al Senato e una cinquantina alla camera , quindi mi chiedo se degli esperti di Machiavellismo, non attuassero quello che il centro sinistra fece per fare cadere il Governo Berlusconi, dove una parte di F.I. oggi punita con la loro sconfitta fece da puntello al governo Letta, Renzi ecc. ecc. , dove oggi una parte del P.D. andrebbe a creare un gruppo autonomo chiamato di “responsabilità” (vedi che fantasia ) per appoggiare il centro destra. Una cosa simile sarebbe la fine del P.D. e della sinistra in generale mentre il centro destra sarebbe perennemente sotto ricatto quindi molte promesse quali abolizione della legge Fornero e il cambio di questa legge elettorale non avrebbero luogo. Ma sono solamente ipotesi che per il momento non avranno seguito, si potrà però capire l’andazzo quando inizieranno i lavori per l’elezioni dei Presidenti dei due rami delle camere. Abbiamo però una certezza che da oggi inizia una nuova era Repubblicana, la terza Repubblica dove gli Italiani hanno con scelte coraggiose punito coloro che ritengono avere dimenticato come si parla ai cittadini.

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