Festa della Repubblica: sfilano anche i sindaci

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Festa della Repubblica: sfilano anche i sindaci

ROMA – Alla tradizionale parata in via del Fori Imperiali per il 70/o anniversario della Repubblica hanno sfilato in circa 3.600, tra militari e civili. In apertura, dopo la banda dell’Esercito, 400 sindaci con le loro fasce tricolori, in rappresentanza degli 8.000 Comuni italiani: si è trattato di una novità assoluta di quest’anno «a simboleggiare – è stato sottolineato – come il 2 giugno sia la “festa di tutti” e non solo delle Forze armate». Presenti alla parata anche gli studenti e i docenti di 53 scuole secondarie e gli atleti del Gruppo paraolimpico della Difesa, reduci dagli Invictus Games svoltisi ad Orlando, dove hanno conquistato diverse medaglie.
Alla testa dei sindaci c’era Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci che ha detto: «Con la presenza dei sindaci quella della Repubblica è stata una festa di tutti, un significativo riconoscimento al ruolo dei primi cittadini che ogni giorno lavorano per migliorare l’Italia”.
«Con Piero Fassino, presidente dell’Anci – ha continuato Bianco – vogliamo ringraziare il Presidente della Repubblica Mattarella, il premier Matteo Renzi e il ministro della Difesa Roberta Pinotti. La forza dei sindaci è la forza del Paese, sono un presidio delle istituzioni democratiche. Sindaci di grandi città e piccoli Comuni, del nord, del centro e del sud, di ogni colore politico. La Festa della Repubblica è diventata così, per la prima volta, anche la Festa delle città metropolitane e dei Comuni, spina dorsale di un’Italia orgogliosa della propria identità fatta di magnifiche differenze, di energia creativa, di passione e di quella fiducia che ci consentì di risorgere dopo la devastazione della seconda guerra mondiale».
«La nostra – ha concluso Bianco – è un’Italia positiva e gioiosa, che punta sull’energia dei giovani e sulla saggezza dei più maturi, sull’innovazione del sud e del nord. Un Paese che scommette sui cervelli ma anche sul cuore e guarda al futuro».

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