Un “Giardino dei Giusti” nella scuola Purrello

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Un “Giardino dei Giusti” nella scuola Purrello

SAN GREGORIO – È stato istituito, presso l’Istituto comprensivo “Michele Purrello”, diretto dalla preside Gisella Barbagallo, il giardinetto dei giusti nel quale sono stati piantati, nei giorni scorsi, due alberelli per ricordare la memoria di un “Giusto” e una “Giusta”. Gli alberi portano i nomi di due fratelli sangregoresi: Maria Giovanna e Salvatore Fragalà.
A piantumarli sono stati gli alunni delle classi seconde, sezioni B-C, di scuola primaria coordinati dal prof. Grillo. Durante la cerimonia presente anche il sindaco, Carmelo Corsaro, che ha apprezzato l’iniziativa e il fatto che venissero, così, ricordati due sangregoresi impegnati nel sociale.
Il progetto è stato indetto da “Toponomastica femminile” e “Fnism-Catania” ispirato al Giardino dei Giusti tra le Nazioni.
Referente della Purrello è la professoressa Silvia Magrì coadiuvata dall’insegnante Graziella Ferro.
L’iniziativa ha coinvolto le classi che hanno dovuto individuare due nomi di Giusti e per loro piantare due alberi nella scuola o in un’area verde del paese che gli studenti della scuola in quel caso avrebbero adottato.
Maria Giovanna e Salvatore Fragalà, insegnanti, diedero un grande contributo alla Sicilia, per i principi morali e le gesta in termini di esercizio di solidarietà, cultura dei diritti, di democrazia, di libertà: utili esempi per la comunità sangregorse.
Il loro impegno, di rara abnegazione e di grande sensibilità, li ha visti promotori di attività di volontariato sociale presso l’Aned (Associazione nazionale emodializzati); l’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi tessuti e cellule) e il Tdm (Tribunale per i diritti del malato).
Entrambi contribuirono alla stesura della legge regionale (la prima del settore) n. 7 del 30 gennaio del 1991, che istituì i comitati di partecipazione e vigilanza delle Aziende Ospedaliere, riuscendo a fare attuare in Sicilia il concetto della “partecipazione” dei cittadini e la “vigilanza” sul servizio sanitario erogato. Inoltre furono da stimolo e contribuirono fattivamente alla riorganizzazione e costituzione dei reparti di nefrologia in Sicilia.

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