Teatro immersivo: “Nomen Omen”, dai produttori di “Colapesce, la leggenda sull’isola” per la regia di Gisella Calì

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Teatro immersivo: “Nomen Omen”, dai produttori di “Colapesce, la leggenda sull’isola” per la regia di Gisella Calì
Un imponente cast di 56 persone, tra attori, ballerini, cantanti e performer, professionisti del mondo del teatro che regaleranno mille emozioni al pubblico. Ecco i nomi di “Nomen Omen/Io, Cassandra” l’evento performativo esperienziale che debutterà sabato 26 giugno al complesso monumentale Santa Maria del Gesù a Modica, prodotto da Fiat Lux 2.0 e dalla Fondazione Teatro Garibaldi.
Gli attori, Debora Bernardi, Emanuele Puglia, Carmela Buffa Calleo, Ketty Governali, Aldo Toscano, Laura De Palma, Alessandro Sparacino e Maria Grazia Caruso; i danzatori Licia Bisicchia, Vincenzo Privitera, Giuliana Voi, Martina Guglielmino e Francesco Suriano. I musicisti Gianluca Abbate al pianoforte, Marco Genovesealla chitarra, Luciana Danieli all’oboe, Martina Monaca al violoncello, Giuseppe Valenti, Vincenzo Caschetto e Flaminia Castro alle percussioni, Giuseppe Gallo al violino e Pietro Scardino alla fisarmonica. I performer Paolo Sammatrice, Sofia Minauda, Miriam Pisana, Antonio Maltese, Fabio Gentile, Alessia Ballaró, Alessia Pallavicino e il chorus degli “Armonici” diretto da Elvira Mazza.
  

 

Cassandra, sacerdotessa del Tempio di Apollo, aveva capito il trucco del cavallo di Troia, ma la sua predizione rimase inascoltata; bellissima fra le splendide figlie di Priamo, vide morire in battaglia due fra i suoi molti pretendenti e fu abusata da Aiace sull’altare del Tempio di Atena. Agamennone che la teneva in ostaggio a Micene non volle crederle quando lei gli rivelò che sarebbe morto per mano di Clitemnestra ed Egisto.
Cassandra Politi, nata il 16 gennaio 1855 a Palazzolo Acreide, figlia di Biagio, ultimo sindaco borbonico della cittadina in provincia di Siracusa, appena diciottenne dovette prendere come marito il barone Cesare Iudica. Non potendo sottrarsi alla decisione presa da altri per lei, allacciò una relazione col figliastro Gabriele. Quando venne scoperto il tradimento, il matrimonio fu annullato. Cassandra Politi successivamente si risposò con Giuseppe Rizzarelli e adesso riposa in pace nel cimitero monumentale di Palazzolo Acreide. Una “storia fosca” venne definita: Luigi Capuana ne scrisse un racconto che si chiude con questa frase: “Se vedete una grande rovina, dite pure senza timore d’ingannarvi, che una donna è passata per lì”.
Il 23 dicembre scorso, era stato presentato in diretta streaming dai locali del magnifico Palazzo Nicolaci a Noto, lo spettacolo teatrale “Cassandra, una storia fosca” scritto e diretto dalla stessa regista, costretta a scegliere la modalità digitale per l’occorrenza del Covid. Quella storia è centrata solo sulla vicenda della giovane donna palazzolese e tratta dal romando di Corrado di Pietro (autore di numerosi libri di saggistica etnoantropologica, di poesia in italiano e in dialetto siciliano e di narrativa), a sua volta ispirato al racconto di Luigi Capuana. Quelle dello scrittore sono riflessioni che scaturiscono dalla lettura di alcune pagine di un diario della Politi e dalla constatazione che la donna nella società dell’epoca (XIX sec) non avesse il diritto di esprimere una preferenza, dovendosi chiudere al silenzio e subire scelte di altri. Gisella Calì ha voluto realizzare un improbabile incontro fra i destini di due creature che nel nome avevano un presagio di lotta e di sconfitta, purtroppo…Cassandra e Cassandra Politi ridotte al silenzio…fra le colonne di un tempio l’una e le stanze di una magnifica magione l’altra… E coraggiosamente organizza una rappresentazione movimentata, itinerante seguita da vicino da un pubblico finalmente prossimo, non accomodato su una platea di poltrone segnate ed interrotte, bensì immerso a goderne l’esperienza.
    
Nomen Omen/Io, Cassandra è scritto e diretto da Gisella Calì.
Daniele Caruso Romeo ha scritto le liriche e le musiche inedite, Marco Genovese è coautore musicale e arrangiatore, le coreografie sono di Francesco Torrisi e i costumi di Rosy Bellomia. Le scenografie sono di Mimmo Spadaro e Maria Rosa Carpinteri, gli allestimenti scenografici sono curati da Guastelluccia Corrado, il trucco da Simona Di Mauro e Giovanni Lo Presti.
L’evento è patrocinato dal Comune di Modica e dall’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo in collaborazione con l’accademia “Gli Armonici” e l’associazione “Lap”.
 
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