Sui rimborsi dei grillini non si spala merda !!!

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Sui rimborsi dei grillini  non si spala merda !!!

 

Certo che in questo inizio di campagna elettorale la tegola dei mancati rimborsi che alcuni parlamentari grillini non hanno fatto è devastante. Non si tratta di “spalare merda contro il M5S”come qualche attivista dice. Né si tratta accettare la giustificazioni di Di Maio “ appena scopro chi è lo butto fuori”, Di Maio e tutta l’allegra brigata dei troll della loro comunicazione cercano di minimizzare il danno con la teoria che comunque milioni di € sono stati versati e destinati ad aziende, quali? e come ? Perché anche li si dovrebbero fare le pulci. Si tratta invece di credibilità venuta a mancare nei confronti di tutti quegli Italiani che credono nel M5S.
Non avere versato parte dello stipendio, non solo di Andrea Cecconi e Carlo Martelli i primi parlamentari beccati dalle Iene, ma di altri (pare), è sinonimo che in fondo non sono cosi “bravi ragazzi”come si va dicendo, ma in fondo sono come quelli della “vecchia politica “ che vogliono scalzare . Come tutti gli altri? No! ancora no! ma diamo tempo al tempo. Mi chiedo e come mè anche altri, ma coloro che dovevano controllare i bonifici, il famoso staff che doveva aiutare i Parlamentari a fare i conteggi e i versamenti, dove era ? perché bisogna aspettare un servizio televisivo per scoprire il danno?, gli organi di controllo non controllavano? Quindi o sono incapaci, e qui la dice lunga su di un eventuale governo nazionale grillino oppure, ma non ci posso pensare, erano conniventi. Di Maio dovrebbe intervenire per capire cosa non ha funzionato bastava controllare sempre, non ora quando sono stati beccati con le mani nella marmellata, le pezze d’appoggio delle spese rimborsate, centinaia di € di tax ad esempio oppure di telefonate del cell. quando ci sono i contratti tutto incluso (fonti presi dal sito Ti Rendiconto). Comunque è una vicenda di cui il M5S non ne esce bene, perché viene meno un altro mito della purezza grillina. Prima il mito uno vale uno mito sfatatato con queste primarie dove Di Maio o meglio lo staff della Casaleggio Associati hanno messo il veto su numerosi canditati che avevano superato le primarie, quindi il voto interno degli attivisti conta poco. Lo strascico delle polemiche lo abbiamo visto tutti. Per le prossime elezioni abbiamo anche il sistema delle proroghe di mandato, ma solo per alcuni big, tutti gli eletti superato il secondo mandato non possono essere più ricandidati ma pare che Di Maio, ad esempio può ricandidarsi. Un giro di boa lo abbiamo anche nella politica economica, ricordo benissimo Beppe Grillo quando tuonava dalle piazze gremite, contro le Multinazionali, contro i poteri economici forti, bè anche questo mito è caduto. Abbiamo visto tutti Di Maio che è andato a Londra e poi negli Stati Uniti a parlare con gli investitori internazionali “ci sono andato a rassicurarli” ma di cosa deve rassicurali? che in caso di vittoria grillina questi continuano a fare quello che vogliono in Italia ? vogliamo parlare di Europa? Vi ricordate il famoso referendum NO EURO? Bè Di Maio fà sapere che possono stare tranquilli il M5S non è contro l’Euro, ma come! è Grillo ? tace !!!ultimo dogma grillino cade sulle larghe intese “il movimento non si mischia con nessuno” ora però per il bene del paese Di Maio in caso di vittoria numerica, ma non di seggi vorrà fare un governo con chi accetta il programma grillino, alla faccia.
Ma torniamo ai rimborsi degli stipendi, forse questa vicenda tocca anche un nostro concittadino elemento di punta, pare!!, del M5S Catanese mi riferisco al Senatore Avv. Mario Michele Giarrusso il quale ha un bonifico del Gennaio 2015 che ha però delle date che non coincidono, il timbro che la banca appone porta “eseguito 20 gennaio 2014” mentre sulla stessa ricevuta alla voce “valuta e data dell’esecuzione “porta un’altra data “20 Gennaio 2015 “ una discrepanza di un anno appena, intendiamo non voglio affermare che ci sia dolo, fino a quando non si chiarisca la vicenda, però pare strano che il Senatore Avv. Mari Michele Giarrusso prima minaccia querele (come è suo solito fare) poi scarica la colpa al funzionario di banca, a suo dire colpevole di avere fatto “bisboccia” quindi non era in grado di sistemare il timbro. Può anche essere, anche i funzionari di banca fanno bisboccia, però analizziamo i fatti c’è qualcosa che non torna, non che si voglia accusare qualcuno , però pare strano che quel timbro non sia stato regolato da un anno,certo forse era un timbro non in uso e che sia stato preso proprio quel giorno con data e mese giusto e anno sbagliato, mi chiedo; anche se il funzionario fosse stato sbadato, nessuno se ne sarebbe accorto? Che so qualche collega, il Direttore della Banca o qualche altro cliente, non credo che quel timbro sia stato usato solo per quel bonifico. Ma cosa stranissima e che non se ne sia accorto il Senatore Avv. Mario Michele Giarrusso perché lui quel bonifico lo ha inviato allo staff per la rendicontazione, già lo staff neppure loro se ne sono accorti? Mha!!! Intanto il Senatore Avv. Mario Michele Giarrusso che minaccia querele nel 2016 se né beccata una lui, dalla deputata Greco per le vicende di Agira, ma di questo se ne occupa la magistratura quindi è un’altra storia.

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