Solidarietà al Centro Sociale Colapesce

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Solidarietà al Centro Sociale Colapesce

Dopo lo sgombero del centro sociale Colapesce, che ricordo era situato dentro un capannone chiuso, di proprietà di una società che gestiva una nota catena di fast food, tanti attestati di solidarietà e preoccupazione sono stati espressi. La Federazione catanese del Partito Comunista Italiano “Viene colpita un’esperienza straordinaria di lotta e di solidarietà, punto di riferimento per la voglia di cambiamento delle giovani generazioni e dei settori popolari”.
Alla federazione sociale USB che si rammarica per la perdita di uno spazio sociale in una zona dove regna incontrastato il malaffare e il disagio sociale.
In effetti questi locali chiusi da oltre 10 anni, durante l’ occupazione, contrariamente a quello che la gente comune poco attenta alla vita reale pensa, non sono serviti come ricettacolo di malavitosi e tossici, ma bensì, tramite il lavoro volontario, a dare una alternativa sociale in primis a tanti ragazzi del quartiere che sono stati tolti dalla strada aiutandoli nei compiti e allontanandoli da quelle compagnie non proprio lecite. Certo la proprietà privata è sacra ma in questi casi prima di sgomberare bisogna intervenire mediando la soluzione migliore che non scontenti nessuno, mi chiedo perchè le istituzioni non intervengono con centri di aggregazioni simili quelli del Colapesce?. Intanto anche una parte della magistratura è rimasta basita per la solerzia con cui il Prefetto di Catania, ossequioso alla “circolare Salvini” ha disposto senza alcun preavviso lo sgombero del CPO Colapesce. In una nota il Dott. Giulio Toscano, magistrato di Catania “In questo immobile un gruppo di giovani aveva finora svolto una generosa opera a vantaggio soprattutto dei ragazzi della zona: doposcuola, attività aggregative varie, supporto in varie forme ai bisogni più urgenti della gente del luogo. Insomma, aveva fornito un embrione, uno “spicchio”di quei servizi sociali che il Comune non sa o non vuole fornire”. Invece il Colapesce è stato visto come un problema di ordine pubblico ,mentre in realtà si è voluto omaggiare i potenti, infischiandosene del classi meno abbienti. Anche perchè siamo davanti ad un disegno ben preciso, che parte da una ricognizione degli immobili occupati, dove lo sgombero del Colapesce è solo l’inizio
Ieri, dalle ore 20 alle 22 inoltrate, davanti al CPO sgomberato si è svolta un’assemblea, che ha lanciato la manifestazione che si svolgerà sabato pomeriggio a Catania, con concentramento alle ore davanti all’ingresso di via Etna della Villa Bellini, per concludersi davanti alla Prefettura.

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