Sgozzato da un “figlio del diavolo”? I retroscena del delitto con la motosega

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Sgozzato da un “figlio del diavolo”? I retroscena del delitto con la motosega

Quello che vedete nelle tre foto è il volto di Dorel Grec, l’omicida confesso di cui tutta Italia parla in queste ore. Quest’uomo, che ha 35 anni, ha ucciso lunedì sera l’amante 82enne che lo aveva rifiutato dopo un anno di amore. Il delitto è avvenuto con modalità atroci a Milano, al civico 27 di via Giulio Romano, in zona Porta Romana, in un appartamentino al settimo piano di un elegante condominio, dove viveva la vittima, il pensionato Pierantonio Secondi.

Inusitata la violenza omicida: in soli 9 minuti l’aggressore è riuscito a penetrare nell’appartamento scassinando la porta blindata con una motosega ed ha sgozzato la vittima che aveva tentato di difendersi con uno spray al peperoncino. Altri macabri dettagli del delitto si possono leggere in cronaca nera. Giornali e tv stanno, man mano che vanno chiarendosi le circostanze, divulgano ciò che sinora è emerso dalle indagini.

Gli inquirenti in particolare hanno messo in luce la personalità di Dorel Grec, nato in Romania, sposato con due bambini e separato in casa, magazziniere nella Farmacia Petrini di Melegnano, considerato persona tranquilla ma con una ossessione per il suo ex amante, al punto tale che il pensionato di 82 anni, che non lo voleva più, lo aveva denunciato per stalking, cioè per comportamenti persecutori e molesti.

Dorel Grec ha dimostrato una disperata volontà espiatrice: non ha fatto nulla per non essere scoperto. Al contrario, ha lasciato sul luogo del delitto molti indizi – il suo cellulare, la giacca che indossava, il cartellino del borsone con scritto il suo nome, alcune mail indirizzate alla vittima- che hanno condotto rapidamente al suo arresto. C’è da chiedersi la ragione di questo particolare quadro psicologico. Non conosciamo l’omicida, ma sappiamo che aspirava a fare l’accompagnatore di persone anziane ed il badante: in cerca di questo lavoro pubblicò degli annunci in rete il 30 gennaio 2015 e lo scorso primo agosto 2021, quando la storia d’amore con Pierantonio Secondi era sulla via del tramonto.

Questo fatto di cronaca nera ci spinge ad alcune considerazioni e a molte domande. Fermo restando che l’omicidio per relazioni finite non ha nazionalità (anche gli italiani uccidono) e che ognuno è libero di amare persino chi gli può venire nonno, occorre sottolineare che denunciare alle autorità uno stalking non ti salva la vita (dobbiamo salvarci da soli) soprattutto se hai a che fare con persone che nei fatti mostrano un disagio mentale.

L’anno di nascita di Dorel Grec è i1 1986. Di conseguenza i suoi primi tre anni li ha vissuti sotto la dittatura di Nicolae Ceausescu (1918-1989), il cosiddetto “Genio dei Carpazi”, fautore di una politica sconsiderata che voleva risanare l’economia nazionale con l’aumento delle nascite. Più che benessere Ceausescu procurò in Romania infinite sofferenze agli orfani e all’infanzia abbandonata: bambini abusati, costretti a vivere tra gli escrementi e lasciati a se stessi.

Dorel Grec è forse uno di questi 100 mila ‘orfani di Ceausescu’ che vivevano come i topi nei tombini delle grandi città? Anche lui appartiene alla schiera dei cosiddetti ‘figli del diavolo’ (erano chiamati così i bimbi maltrattati, nutriti con pochissimo cibo e acqua, sfiancati fino a diventare automi) ed è sopravvissuto ad una delle pagine più buie della storia della Romania? Non lo sappiamo.

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