Sanità: il 31 luglio, chiude il reparto di cardiologia pediatrica dell’ospedale di Taormina.

Home Rubriche Il bastone di Asclepio Sanità: il 31 luglio, chiude il reparto di cardiologia pediatrica dell’ospedale di Taormina.
Sanità: il 31 luglio, chiude il reparto di cardiologia pediatrica dell’ospedale di Taormina.

La cardiologia pediatrica dell’ospedale s. Vincenzo di Taormina, chiude il 31 di luglio. Decisione deliberata già nel 2019 e che desta indignazione in queste settimane. Il polo d’eccellenza che collabora con il Bambin Gesù di Roma purtroppo pare sia in dirittura d’arrivo. Una raccolta di firme è stata avviata, centinaia sono le testimonianze di famiglie di piccoli che sono stati curati con successo nel nosocomio della Sicilia orientale. Esponenti dell’opposizione dell’ARS hanno già espresso il loro no e sperano che questa decisione possa essere rivista. La cardiologia e la cardiochirurgia pediatrica, verrà interamente praticata presso l’ospedale Di Cristina-Benfratelli di Palermo, per un accordo tra la Regione ed il S. Donato di Milano. È giusto chiudere una dei reparti più importanti della Sicilia? È giusto che la nostra isola non abbia un punto di riferimento nella sua parte orientale? È giusto che, la Regione Siciliana con l’attuale Governo, stia a guardare? Da quando la sanità, è stata trasformata in Azienda e non più in Unità sta facendo passi indietro, nel garantire il servizio sanitario a tutti i suoi cittadini. Le Aziende ospedaliere, devono modificare il loro modo di erogazione dei servizi Sanitari. Non solo per gli utenti che, ne possano usufruire al meglio, ma anche per tutte le figure professionali che lavorano all’interno dei nosocomi. È recente infatti la notizia, secondo la quale i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, soffrono sempre più della cosiddetta: Sindrome di Burnout, a causa dello stress causato dai pesanti turni e per la perdita di sonno; un carico che devono portare causando ansia, esaurimento, irrequietezza, oltre al fatto che i medici ed il personale sanitario sono continuamente a rischio di aggressioni che possono subire. Ormai la sanità pubblica è diventata una trincea. Si troverà mai una soluzione per risolvere definitivamente la questione?

Condividilo:

Lascia un commento